POLICE (POLIZIESCO. FRANCIA, 1985. MAURICE PIALAT)

 Purtroppo,  il film è introvabile per il noleggio e si può solo acquistare in lingua originale a circa 20 euro su AMAZON. 

Mangin (Dèpardieu) è un ispettore cinico e disilluso, che dopo la morte della moglie passa da un'avventura all'altra, senza mai impegnarsi seriamente. Nel suo lavoro, in uno squallido distretto di polizia parigino, ha a che fare ogni giorno con puttane, pappa, spacciatori e poliziotti disillusi quanto lui, e con le donne pensa solo al modo di portarsele a letto. Ma l'ultimo caso che gli capita fra le mani è molto diverso. Incappa in una banda di pericolosi trafficanti di droga di origine tunisina, e ne arresta uno, Simon, assieme alla sua ragazza, Noria (Sophie Marceau), che ha sottratto due milioni di franchi alla famiglia. Lei è ancor più disillusa di lui riguardo all'amore, e tutti e due, fatalmente, si guardano l'un l'altra in modo diverso da come si erano precedentemente rapportati con l'altro sesso, intuendo per un attimo la possibilità di una vita diversa.

Siamo agli antipodi del "Dirty" (carogna) Harry, il Callaghan di Clint Eastwood. Pialat, di cui ricordiamo Sotto il sole di Satana , vincitore a Cannes nel 1987, sceglie di evitare di puntare sull'azione, qui inesistente, optando per un tono assai dimesso e quotidiano sia nelle immagini che nella fotografia che, ancor più, nei toni con cui descrive due personaggi alla deriva, giocando di fino sulla descrizione delle loro psicologie, che emergono pian piano. In questo senso, i due protagonisti sono molto bravi a lasciar trasparire da ogni parola e ogni movimento, persino dal linguaggio del corpo, le loro fragilità e incertezze. Convincente soprattutto la scelta della Marceau, che in tal modo si è liberata dal fardello giovanilistico de Il tempo delle mele, rivelando doti sconosciute di buona attrice.