MY BOY JACK (IRE, 2007) DI BRIAN KIRK.
MY BOY JACK (IRE, 2007) DI BRIAN KIRK.
1914. jack (D. Ratcliffe), che veramente si chiama John, vuole partire subito volontario al fronte, ma i grossi occhiali che gli generano fastidi, corona il suo sogno grazie al padre, il celebre scrittore (e interventista convinto) Rudyar Kipling (David Haig), fervente nazionalista e antitedesco, il quale, con i suoi discordi che facevano indignare madre (Kim Cattral) e sorella, ha accentuato in lui il desiderio, già presente, di servire sotto i bombardamenti la patria. La sua morte in azione spezza il cuore al vecchio scrittore, alla moglie ed alla figlia,, ma in fondo non lo smuove dalle sue certezze. "avrebbe trovato un altro modo", è l'ultima frase di un colloquio con la moglie che, pur nel dramma della perdita dei figlio, annuisce.
Il problema del film è che, mentre parte lancia in resta imboccando la strada della condanna della guerra e del lavaggio d cercello subito da tanti giovani (di ogni nazione coinvolta, aggiungiamo noi), alla fine risulta quasi consolatorio, non prendendo, nei fatti, una posizione precisa. Evidentemente diverso è il livello di quell'autentico capolavoro che, qualche anno dopo, Ermanno Olmi dedicherà al primo conflitto mondiale: TORNERANNO I PRATI (2015).
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Si raccomandano rispetto, educazione e un linguaggio non volgare