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Visualizzazione dei post da agosto, 2022

CORAGGIO..FATTI AMMAZZARE (1982, CLINT EASTWOOD)

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L'unico dei cinque film della serie dedicata all'ispettore Callaghan che Clint  Eastwood ha anche diretto, oltre che produrlo e interpretarlo...uno stupro di gruppo segna la vita di una ragazza, che da allora non parla...e una serie di omicidi a nastro...e quella sorella che ha visto tutto e (soprattutto) quei volti...La formula comincia a mostrare la corda. Ma, a confronto con SCOMMESSA CON LA MORTE (ultimo capitolo,  francamentepenoso e irritante, uscito nel 1988, regia del suo capo stuntman Buddy Van Horn), si salva ancora... Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK 

CIELO DI PIOMBO ISPETTORE CALLAGHAN (1976. JAMES FARGO).

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  Nuova recensione per questo blog. Nel terzo episodio della serie,  ancora di un certo interesse (per quanto il regista sia un onesto mestierante di provenienza televisiva e nulla più), emerge il lato misogino del burbero "dirty " Harry.  Il quale,  per affrontare e sconfiggere una banda di spietati criminali capeggiati da un reduce dal Vietnam che rapisce addirittura il sindaco,  minacciando e ucciderlo se le autorità non pagheranno un lauto riscatto, si vede affiancato da ...una.  donna.  Lui, all'inizio,  le mostra il luogo. Poi cerca di remderla consapevole del lavoro che l'attende.  Fino al  tragico destino.  Perché,  a ben guardare , Quo l'interes sembra proprio rivolto ai cambiamenti nella psicologia di un personaggio che, sorprendendo gli spettatori e sè stesso , si scopre meno cinico e meno misogino di quel che credeva.

LA DANZA DELLE LUCI (GOLD DIGGERS OF 1933. MERWYN LE ROY).

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  Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK  LA DANZA DELLE LUCI (GOLD DIGGERS OF 1933. MERWYN LE ROY).  Terzo film della serie GOLD DIGGERS (cercatrici d'oro), dopo quelli del '23 e del '29, è il migliore tra i cinque. Tre attricette in cerca del pollo (danaroso) da spennare e del pranzo da mettere insieme ogni giorno sono ridotte in miseria dalla depressione del 1929 e passano le giornate annoiandosi nella casa dove vivono insieme, barcamenandosi tra i ricordi delle glorie d'un tempo e il triste presente, col lavoro che manca. Ma una di esse si iinnamora sul serio di un bravo ragazzo, un musicista che si impegna a scrivere le musiche di uno spettacolo che si sta preparando nonostante tutto e finanziarlo, anche se la famiglia benesante prova ad ostacolare una storia con una donna "di facili costumi". Lieto fine garantito per uno dei primi film in cui vediamo ballare anche i poveracci e la classe media, ridotti a mal partito dalla crisi del '

UNA 44 MAGNUM PER L’ISPETTORE CALLAGHAN (1972. TED POST).

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  Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK  Riecco Clint Eastwood nei panni di "dirty " Harry,  ispettore Callaghan ( in originale manca la h) nel secondo dei cinque episodi della serie.  Stavolta deve fare i conti con un gruppo di allievi poliziotti che si fanno giustizia da sé ammazzando papponi e corrotti. Tra i cattivi in divisa c'è David Soul, futuro Hutch di Starsky e Hutch. UNA 44 MAGNUM PER L'ISPETTORE CALLAGHAN (1973. REGIA DI TED POST. SCRITTO DA JOHN MILIUS).

ISPETTORE CALLAGHAN IL CASO SCORPIO È TUO (1970. DON SIEGEL)

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"Per Ispettore Callaghan il caso Skorpio è tuo avevo sul tavolo non meno di cinque sceneggiature.  Una bella pila (Don Siegel,  il regista) . Harry Callahan,  (senza la  G, come nello script originale) o "dirty" Harry,  il simpatico nomignolo con cui è chiamato dai colleghi  nonché il titolo originale del film (Clint Eastwood appena tornato dal lavoro  con Leone) indaga sulla serie di efferati omicidi che hanno sconvolto San Francisco,  la città dove vive e lavora. C'è la mano di Skorpio,  killer spietato e psicopatico e abilissimo a fare secca una persona da lontanissimo. Egli chiede un riscatto astronomico per risparmiare la vita di alcune persone che avrebbe ammazzato lui stesso. Harry,  i cui metodi poco ortodossi hanno procurato al sindaco molti grattacapi, non è amato,  e per giunta gli affibbiato un novellino messicano (non sia mai...) come aiuto...ma tutti devono riconoscere che con certa gente il solo che possa sperare di portare risultati concreti è lui, co

IL RITORNO DI RINGO (WESTERN, ITA 1966. DUCCIO TESSARI).

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Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK  Premesso che questo film nulla ha in comune se non il nome di Ringo, il regista e parte del cast, con Una pistola per Ringo , uscito un anno prima.  Questa è opera certo più complessa dell'altra, se non altro per la derivazione dai miti e dalla grande letteratura (l' Odissea di Omero), a conferma del fatto che il nostro western unisce ai ricordi hollywoodiani reminiscenze della cultura classica, comein unasorta di rimescolamentodi miti antichie moderni molto originale, che scava fino alla radice del mito per poi rivoltando completamente.   Ringo \ Ulisse torna dalla guerra civile ma scopre che la sua ricca casa è occupata e depredata da una banda di spietati messicani, che hanno diffuso la falsa voce della sua morte per permettere al figlio maggiore di sposare la vedova e tenere in ostaggio la bambina che Ringo non aveva mai visto. Ma, nello spirito di Ulisse, l'eroe mette in moto la sua intelligente scaltrezza,

GLI SPECIALISTI (SERGIO CORBUCCI, 1969. WESTERN ).

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 GLI SPECIALISTI (1969, WESTERN ITA / FRA).  DI: Sergio Corbucci.  CON: Johnny Holliday.,  Gastone Moschin, Angela Luce, Gino Pernice.  Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK.  In italiano su  https://youtu.be/1oMu-lnjExo Hud (Holliday)arriva a Blackstone, indesiderato dagli abitanti e intenzionato a scoprire e punire tutti i responsabili del linciaggio di suo fratello Charlie, accusato ingiustamente di essersi impossessato del denaro della banca. A contrastarlo, i notabili del paese, uno sceriffo pavido (Gastone Moschin, al debutto), una vecchia fiamma e una banda di messicani. Corbucci conferma con questo film le sue qualità,  facendo rimpiangere un talento in seguito letteralmente buttato alle ortiche con le farsacce vacanziere e le celentanate. Rispetto a Leone,  amplifica il gusto dare e "gotico ", premendo l'acceleratore sui barocchismi tipici del Western nostrano.

IL POPOLO MIGRATORE (2001, JACQUES PERRIN, MICHEL DEBATS, JACQUES CLUSARD. FRA \ GER \ ITA \ PAESI BASSI).

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2001, CO-PRODUZIONE INTERNAZIONALE \ DOCUMENTARIO . Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK  I REGISTI RIPRENDONO, in varie zone de mondo, con inquadrature splendide che corrispondono perfettamente all'eleganza dei movimenti di questi esemplari, i diversi momenti delle gigantesche migrazioni da essi affrontate per vari motivi (procacciarsi cibo, svernare in zone più calde, sfuggire ai pericoli), che li conducono a migliaia di chilometri dalle zone in cui abitualmente conducono la loro esistenza. Essi vagano in mezzo ad una natura (e a uomini, che qui si limitano...è proprio il caso di dirlo - a osservarli come bestie rare), essi, visti in questo modo, danno un'idea di un mondo felice, armonico  perduto che solo in parte corrisponde al vero. Ed è proprio questo il rimprovero da mouvere ai tre registi e a chi ha scritto questo lavoro: un certo manicheismo, in cui non si dice, ad esempio, che durante quelle stesse migrazioni qui descritt, in migliaia non ce la fan

I CAVALIERI DALLE LUNGHE OMBRE (1980, WALTER HILL. WESTERN)

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK).  I Cavalieri dalle lunghe ombre (1980. Su AMAZON PRIME VIDEO) conferma il talento di Walter Hill nel costruire personaggi e "modus operandi" decisamente borderline, usando le citazioni da registi come Leone e Peckinpah in modo non estetizzante ma originale.  CI APPARE CURIOSA LA COMMISTIONE TRA IL RACCONTO STORICO E L’UTILIZZO, NEL CAST, DI VERE E PROPRIE FAMIGLIE CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL CINEMA (KEITH E DAVD CARRADINE, STACY E JAMES KEACH, DENNIS E RANDY QUAID), E GRANDE RY COODER CHE MUSICA IL TUTTO RIARRANGIANDO VECCHI MOTIVI.  IL CINEMA DI WALTER HILL È UN CONTINUO RACCONTO ROMANZATO DI LOOSERS CHE, PUR STANDO SPESSO FUORI DALLA LEGGE, HANNO OPTATO PER UN LORO “CODICE MORALE”. QUESTO FILM, IL SUO MIGLIORE, GLI CONSENTE DI CONFRONTARSI CON IL MITO E LA STORIA AMERICANI, RACCONTANDO LA STORIA DEI RIBELLI PER ECCELLENZA, DI QUELLE FAMIGLIE JAMES E JOUNGER CHE RAPINAVANO BANCHE PER VENDICARSI DEGLI “YANKEES

L'EROE DELLA STRADA / 1975 WALTER HILL

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  (Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). L' EROE DELLA STRADA (HARD TIMES) / 1975. Walter Hill. Charles Bronson è un boxeur clandestino da strada, il migliore in giro. James Coburn è un manager dei suoi incontro, ma è perennemente in debito e ha il vizio del gioco. E a qualcuno non piace molto la sua tendenza a non pagare i numerosi debiti contratti. Gli eroi di Walter Hill, sin da questo suo esordio, hanno un qualcosa che riconduce a Peckimpah, sono sempre borderline e hanno un loro codice di condotta, pur nell'illegalità, che ne marca spesso (come in questo caso) un certo distacco dal mondo in cui agiscono, e in cui si sentono spesso soli.

I GUERRIERI DELLA PALUDE SILENZIOSA \ WALTER HILL, 1981

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). REGIA: Walter Hill CON: Keith Carradine, T. K. Carter, PEte Cojote, Ned Dowd. CLICCA QUI - in italiano Un gruppo paramilitare di soldati dalla dubbia moralità, durante un'esercitazione nelle paludi della Louisiana, si rende protagonista di atti di violenza e ruberie contro la gente del posto, finendo vittima d una vera e sfiancante caccia all'uomo che li decimerà pian piano. Walter Hill allo stato puro in quel che possiamo chiamare un incrocio tra film bellico, avventura e wsetern un po' classico (i nemici invisibili per quasi tutto il film, come gli indiani) un po' moderno per quel cinismo alla Peckimpah, accentuato dal fatto che qui quasi tutti i protagonisti hanno connotazioni sostanzialmente negative. Tutto, più che nella violenza (comunque presente) è puntato proprio sull'aspeto psicologico, sui silenzi della palude carichi di presagi di morte.

STRADE DI FUOCO (WALTER HILL. USA, 1984).

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  (Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). STRADE DI FUOCO (WALTER HILL. USA, 1984). Pacottiglia con estetica da videoclip anni '80. Questa storia di bellocci da strada in moto, guerriglia tra bande con estetica alla piume e paillettes sembrerebbe diretta dal mediocrissimo Adrian Lyne (quello di flashdance e nove settimane e mezzo), non dal regista de I GUERRIERI DELLA NOTTE, I CAVALIERI DALLE LUNGHE OMBRE, GERONIMO e altre grandi opere. Tra successi effimeri di quegli anni, qualche intervento musicale riuscitissimo del grande Ry Cooder (collaboratore fisso di Hill da I CAVALIERI DALLE LUNGHE OMBRE), star decotte prima di prendere il volo (Micheal Parè, Diane Lane) o che hanno frequentato con sucesso e miglior esito artistico altri generi (Rick Moranis) o che hanno girato film ben migliori (Wilhem Dafoe), regna la noia con sottofondo di sbadiglio, e viene da chiedersi il motivo del gran successo di questo film, a mio avviso inferiore anche a I GUERRIERI DEL BRON

I GUERRIERI DELLA NOTTE (1981. WALTER HILL)

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). https://www.dailymotion.com/video/x3d4vox   (1° parte in italiano). Purtroppo non trovo la 2° parte. I GUERRIERI DELLA NOTTE (WALTER HILL, USA 1979. ACTION) https://www.dailymotion.com/video/x3d4vox (prima parte, in italiano). Se potesse, Walter Hill girerebbe, come il suo amico John Milius (suo produttore e soggettista in Geronimo, 1993) soltanto film Western.Perchè il senso del ritmo, l'importanza data all'azione e all'onore e un certo anarchismo che rimandano a Leone e al suo maestro e amico Sam Peckimpah e quella giustizia allo stato brado, che nei successivi western integrerà con richiami ad Howard Hawks, amatissimo da entrambi

1997 FUGA DA NEW YORK (JOHN CARPENTER. USA, 1981. FANTASCIENZA POSTATOMICA).

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). IN UNA N.Y. POST-MODERNA E DISTOPICA, JENA PLISKIN DEVE LIBERARE IL PRESIDENTE DEGLI USA DA UNA BANDA DI ANTIMPERIALISTI PARTICOLARMENTE VIOLENTA. ATTRAVERSANDO IN LUNGO  E IN LARGO UNA CITTà FERITA DALLA VIOLENZA DELLE BANDE ARMATE E IN PREDA AL CAOS, ASSOLVE IL COMPITO AGGIUNGENDO MACERIE A MACERIE. Un western futuribile, di ambientazione urbana, prototipo di tutti i film del genere che seguiranno, e  molto imitato anche da noi ( con due discreti film e tante amenità). Violento graficamente, come i romanzi di Philip Dick e i fumetti classici che hanno ispirato il regista, è la naturale e più elaborata prosecuzione di DISTRETTO 13 \ LE BRIGATE DELLA MORTE (1977), di cui riprende modalità e temi, ha dalla sua un ritmo incredibile al montaggio (di mano dello stesso Carpenter, che usa la firma JOHN T. CHANCE, il protagonista dell'hawksiano UN DOLLARO D'ONORE, film amatissimo dal regista,che ne avrebbe voluto girare un re

KANGAROO JACK. PRENDI I SOLDI E SALTA \ 2003, USA, DAVID MC NALLY.

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  (Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). KANGAROO JACK. PRENDI I SOLDI E SALTA \ 2003, USA, DAVID MC NALLY.  Su AMAZON PRIME VIDEO e GOOGLE PLAY da 3,99 euro.  Due ragazzi di N. Y: sono molto amici, ma il patrigno di uno di essi è un boss. Li manda in Australia per liberarsene col pretesto di 50.000 dollari da dare a un gangster. Ma i soldi se li becca per errore lui, Jack...da qui una serie di colpi di scena e  i classico lieto fine. Non male, una serie di esotismi da cartolina e ovvietà (incluso Christopher Walken come boss e parodia di se stesso), ma ben assemblati, riproposti  senza picchi di genio ma con un discreto sviluppo nei dialoghi. E Jack è il  migliore.

LOS ANGELES SENZA META (1998. MIKA KAURISMAKI)

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  (Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). Per l'unico film visto, LOS ANGELES SENZA META, Mikka Kaurismaki non ha nè il talento nè il gusto corrosivo di Aki, nonostante in questo film disponga di un cast stellare (Vincent Gallo, Julie Delphi, Johnny Depp). Tuttavia gioca bene con il Road movie  la screwball comedy alla Hawks e ha una certa solarità che manca all' incommensurabilmente più dotato Aki, forse perchè Mika ha vissuto anni in Brasile. 

LENINGRAD COWBOYS MEET MOSES / 1994. AKI KAURISMAKI (FINLANDIA).

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     (Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK).  LENINGRAD COWBOYS MEET MOSES / 1994. AKI KAURISMAKI (FINLANDIA).  Sequel meno interessante di LENINGRAD COWBOYS GO AMERICA. I MEMBRI DELLA BAND VIVONO IN MESSICO,  POVERI E DIMENTICATI. MA IL LORO LOSCO MANAGER,  MUTATOSI IN UNA SORTA DI SANTONE SEMPRE INCAZZATO CHE PROFETIZZA STRANI MIRACOLI E SI FA CHIAMRE MOSES, LI RIPORTA A CASA. MANCA LA FRESCHEZZA DELL'ORIGINALE E I CHILI DI HUMOR NERO PROFUSI NON NASCONDONO UN MINIMO DI NOIA.

ROBERT THE BRUCE, GUERRIERO E RE \ RICHARD GRAY, 2019. STORICO.

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). Su AMAZON PRIME VIDEO e NOW per abbonati.  Su GOOGLE PLAY FILM e YOUTUBE a prezzi notevoli  (da 5.99 euro). Alla morte di Alessandro III, (1306), la Scozia non ha un successore ed è sempre più esposta alle mire inglesi. Robert Bruce, già compagno di battaglie di William Wallace (Bravehart), non vede più nei suoi uomini la giusta rabbia e la voglia di lottare per i propri valori di un tempo, tantopiù che la taglia di 50 pezzi d'oro messa su di lui dal nemico fa gola a molti, inclusi alcuni ex-amici. Ferito, egli si rifugia presso una famiglia di modesti natali, da cui viene salvato e con cui, pian piano, rimanendo sorpreso per la fedeltà di una giovane vedova il cui marito era morto per lui e la cui compagnia lo spinge di nuovo a combattere, tornerà a lottare per la giustizia, avendo ragione di una masnada di gaglioffi con a capo un membro di questa medesima Famiglia, sceriffo del posto, disposto pure a versare il sangue de

CACCIA SPIETATA. 2006, DAVID VAN ANCKEN. WESTERN)

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). Su AMAZON PRIME VIDEO e NOW TV. Il film viene, comunque,  proposto sovente sul circuito SKY. In italiano CLICCA QUI 1868. Da tre anni la guerra civile è finita, ma non per lui . Il colonnello Carver (Liam Neeson) dà una caccia continua a un  ufficiale unionista,, Gdeon (Pierce Brosnan), da luii accusato di vari crimini. a partire dal massacro d sua moglie e dei due figli, irdinato da Gideon, i cui ordini furono travisati perchè lui non voleva uccidere. Sugli stereotipi, come spesso accade nel western, si costruisce un buon film, anticlassico nella visione di un paesaggio bello ma sspesso ostile agli uomini, e con protagonisti capaci di gesti di gran generosità ed efferate crudeltà. Nel cuore dei due albergano i fantasmi del passato, e qualcosa di irrisolto galleggia sempre nell'aria.

NON STUZZICATE I COWBOYS CHE DORMONO

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). DI: Gene Kelly. CON: James Stewart, Henry Fonda Jonny (James Stewart) è un cowboy squattrinato, che riceve inaspettatamente dal fratello una grossa eredità, un'attività a Cheyenne. Si mette in viaggio con l'amico Harvey (Henry Fonda), ma non immagina lontanamente il tipo di attività sia, mentre Harvey si cala bene nella parte. Quando John decide di chiudere tutto e rimandare via le ragazze, tutta la cittadinanza, prima benevola nei suoi confronti, gli manifesta ostilità. Ma alcuni cowboys violentano una ragazza del bordello con cui c'è amore, egli recupera l'affetto di tutti uccidendoli. Decide di andar via, ma lascia la gestione del tutto alle ragazze, che così possono restare. Kelly non ha mai avuto a che fare, da attore, con il western. Nè i protagonisti hanno mai avuto nulla a che vedere col musical. Ne esce una commedia briosa e INTELLIGENTE (non è un musical)  in cui Kelly e i due protagonisti ir

IL TRADITORE DI FORT ALAMO

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK).  DI Budd Boetticher Con Glenn Ford, Julia Adams, Chill Wills. 1953. Western.  In italiano su  https://youtu.be/gNI5IM8wuHI John Stroud è un volontario di Alamo sorteggiato poco prima della celebre battaglia per salvare la sua famiglia e quelle degli altri dai ribelli filo-messicani. Giunge troppo tardi per evitare i massacri, e la comunità locale lo vede come un disertore. Nonostante tutto, riesce a far affidare ad una donna del posto l’unico sopravvissuto, il piccolo messicano Carlos, suo figlio adottivo. Entrato nella banda di tagliagole che gli ha ucciso la moglie, riesce a compiere la sua vendetta, salvando la comunità e riguadagnando la fiducia dei suoi membri. Questo film è uno dei migliori di Bud Boetticher, Westerner di professione, che ha il merito di avere innestato, sull’alveo del mito fordiano, una dose di realismo notevole per l’epoca e una costruzione dei personaggi molto rigorosa storicamente (per l’epoca), acca

TUTTI IN PIEDI

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK).  TUTTI IN PIEDI - FRANCK DUBOSCH, FRA 2018. COMMEDIA I francesi con la commedia degli equivoci vanno a nozze. E Franck Dubosc non è da meno. Qui, in veste di regista, racconta di uno yuppie di bell'aspetto, donnaiolo impenitente, che scommette con il suo dottore sulle sue capacità amatorie e  cerca di sedurre una bella biondona dagli argomenti molto evidenti, fino a quando conosce la sorella. Un piccolo particolare: lei, violinista, donna brillante, sta su una sedia a rotelle, e lui, follemente innamorato, decide di....imitarla.  Come regista, Dubosc segue quella corrente del cinema francese che guarda ad Howard Hawks e alla commedia classica americana. Come attore, ripropone nel ventunesimo secolo il modello di Cary Grant.

AMLETO SI METTE IN AFFARI

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK).  AMLETO SI METTE IN AFFARI (1987, DRAMMATICO \ GROTTESCO. AKI KAURISMAKI. B\N) Al quinto  film, Aki Kaurismaki sceglie di confrontarsi con i classici e opta per una trasposizione del dramma di Shakespeare fedele nella storia  ma ambientato nella Finlandia contemporanea. Tuttavia la ricerca dei punti in comune tra le tinte fosche del testo teatrale e quelle del noir classico è a volte forzata e ricorda l'estetica da videoclip.

, UOMO BIANCO TU VIVRAI (1950, JOSEPH L. MANKIEVITZ.

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  Recensione ORIGINALE per questo blog scritta il 30 agosto 2022. In italiano su  https://youtu.be/sYRaoRu-PRI Dopo la questione degli "indiani", trattata dagli anni cinquanta in poi in modo parzialmente diverso e un po più critico rispetto al passato,  anche il tema del razzismo contro i neri conosce una  certa fortuna già dal 1950, quindi prima del clamoroso deflagrazione del problema a partire dal 1954. Richard Widmark è un delinquente razzista che,  dopo uno scontro a fuoco,  viene condotto d'urgenza in ospedale con il fratello.  Quest'ultimo muore per le conseguenze della ferita,  e Widmark , sconvolto,  accusa falsamente della sua morte il giovane medico di servizio, Sidney Poitier, e approfittando per lanciargli i soliti insulti razzisti e negando l'autopsia per non far stagionare il medico.  Il clima sfocia in una tensione sempre più forte tra le due comunità. Widmark,  ferito alla gamba, cerca di attuare contro Poitier i suoi propositi di vendetta,  ma sa

HALLELUJAH (1929. KING VIDOR. MUSICAL)

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). Cinema muto o silent era. 1929. UN UOMO PROBO E ONESTO, GRAN LAVORATORE,  LASCIA LA SUA PIANTAGIONE DI COTONE E VA A TENTARE LA FORTUNA IN CITTà, DOVE UNA DONNA DI MALAFFARE GLI RUBA TUTTO. TORNATO TRA I SUOI, CAMBIA VITA E DIVENTA PREDICATORE, MA LA STESSA DONNA TORNA A INSIDIARLO. L'opera prima di King Vidor piace per la gran forza delle immagini, ricche di un lirismo sruggente e vigoroso, ma in essa vengono accentuati certi luoghi comuni sottilmente razzisti, con il chiaro scopo di confermare certi clichè stereotipati sui neri portati avanti dai bianchi, anche se da qui in poi la presenza dei neri al cinema aumenterà. Per la cronaca,  il regista King Vidor ( ricordate Duello al sole, 1946?) era un bianco. 

THE BREAD AND ALLEY / CORTOMETRAGGIO ABBAS KIAROSTAMI. IRAN 1970

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  (Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). Video su  https://vimeo.com/506877952 THE BREAD AND THE ALLEY (CORTO DI ABBAS KIAROSTAMI, 1970, IRAN. BIANCO E NERO).  Un bimbo sta tornando a casa dopo aver fatto la spesa, ma il ringhiare di un grosso cane che sente gli suggerisce di stare attento. Per passare indenne, si “allea” prima con un vecchio che fa la sua strada e poi con un altro cane,pacifico e affamato. Finchè riesce a tornare, la mamma caccia via il cane,e all’orizzonte si vede un altro bimbo con del cibo..un altro latrare di cane..si ricomincia. Opera prima del maestro del cinema iraniano Abbas Kiarostami, questa sorta di “favola”di villaggio ha già alcuni elementi che caratterizzeranno l’opera del regista di, come una visione marcatamente pessimista sugli eventi e sulla loro ineluttabile ciclicità.

I GLADIATORI / DELMER DAVES 1954

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  (Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). I GLADIATORI (1954, DELMER DAVES. STORICO. USA). Il greco Demetrio, ex vasaio, è un gladiatore convertito segretamente al cristianesimo, il suo compito è tenere nascosta la tunica di Gesù e di fare in modo che non cada nelle mani dell'imperatore Caligola e della perfida Messalina. Essa lo seduce e gli fa abbandonare il cristianesimo, approfittando di un episodio in cui muore la sua giovane amica e in cui egli vede l'assenza di dio. Ma quando il folle Caligola, imponendogli di andare a prendere la tunica anche con la forza, lo fa ri-incontrare con Pietro, egli, subito, capisce l'abisso in cui era precipitato e si ravvede. Un seguito dovuto al grande successo che ebbe il  film La Tunica, che trattava sempre il genere peoplum  a sfondo storico religioso, con l’attore simbolo del film  Victor Mature. Davis è un grande  raccontatore di storie melodrammatiche viste in diversi contesti, fra cui il western, qui si trova

WEND KUNI - IL DONO DI DIO (GASTON KABORÈ, 1982 BURKINA FASO)

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  (Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). WEND KUNI, dono di Dio (1982, Gaston Kaborè. Burkina faso).  Film completo su   https://youtu.be/pVU2-8ZCAsk Da un maestro del cinema africano, un'elegia sull'infanzia e sulle usanze ancestrali (anche violente) commovente e poetica senza cedere allo stereotipo da cartolina, oricca di valori come fratellanza e soidarietà.

L'AMANTE INDIANA / DELMER DAVES. WESTERN, USA 1950

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(Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK). In italiano  https://youtu.be/QxMndHTVpLU  DUE AMICI SI RITROVERANNO L'UNO CONTRO L'ALTRO. UNO (ROCK HUDSON), FRESCO DI NOMINA A TENENTE, TORNA IN FLORIDA IN TEMPO PER TROVARSI COINVOLTO IN UNA Guerra CONTRO I SEMINOLE, DOVUTA A FUTILI MOTIVI INVENTATI DA UN PERFIDO GENERALE PER CACCIARE LA TRIBU’, CHE HA COME CAPO UN MEZZOSANGUE (ANTHONY QUINN) CON CUI HA UN RAPPORTO DI AMICIZIA FRATERNA . . COALIZZATISI, RIUSCIRANNO A EVITARE IL PEGGIO.  Uno dei primi western in cui si prende in esame anche il punto di vista dei nativi, pera senza troppi fronzoli registici ma con un vigore e una nettezza amirevoli, diretta da un regista che viene dal B-movie, con dialoghi ridotti ai minimi termini proprio per promuovere uno stile secco e diretto, che piaceva molto alla Nouvelle Vague e che, dal punto di vista delle tematiche, anticipa la svolta degli anni ‘60.