, UOMO BIANCO TU VIVRAI (1950, JOSEPH L. MANKIEVITZ.
Recensione ORIGINALE per questo blog scritta il 30 agosto 2022.
In italiano su https://youtu.be/sYRaoRu-PRI
Dopo la questione degli "indiani", trattata dagli anni cinquanta in poi in modo parzialmente diverso e un po più critico rispetto al passato, anche il tema del razzismo contro i neri conosce una certa fortuna già dal 1950, quindi prima del clamoroso deflagrazione del problema a partire dal 1954. Richard Widmark è un delinquente razzista che, dopo uno scontro a fuoco, viene condotto d'urgenza in ospedale con il fratello. Quest'ultimo muore per le conseguenze della ferita, e Widmark , sconvolto, accusa falsamente della sua morte il giovane medico di servizio, Sidney Poitier, e approfittando per lanciargli i soliti insulti razzisti e negando l'autopsia per non far stagionare il medico. Il clima sfocia in una tensione sempre più forte tra le due comunità. Widmark, ferito alla gamba, cerca di attuare contro Poitier i suoi propositi di vendetta, ma sarà proprio colui che voleva uccidere a salvarlo, contrapponendo la sua umanità all'odio dell'altro.Cinque anni prima dei fatti di Mongomery (Alabama) e del gesto clamoroso di Rosà Parx (che si sedette, generando un grande movimento di protesta),in uno scomparto del bus che frequentava riservato ai bianci della città , il regista (il brodino di SABEN), usa i contrasti caratteriali per risolvere il probabile. Infine, Gabriel Jesus (Tra Sanalis, a un picnik) pensando (ma siamo mentre i pensionisraet
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Si raccomandano rispetto, educazione e un linguaggio non volgare