LA DANZA DELLE LUCI (GOLD DIGGERS OF 1933. MERWYN LE ROY).

 Recensione d'archivio presa dal mio profilo FACEBOOK 


LA DANZA DELLE LUCI (GOLD DIGGERS OF 1933. MERWYN LE ROY). 





Terzo film della serie GOLD DIGGERS (cercatrici d'oro), dopo quelli del '23 e del '29, è il migliore tra i cinque. Tre attricette in cerca del pollo (danaroso) da spennare e del pranzo da mettere insieme ogni giorno sono ridotte in miseria dalla depressione del 1929 e passano le giornate annoiandosi nella casa dove vivono insieme, barcamenandosi tra i ricordi delle glorie d'un tempo e il triste presente, col lavoro che manca. Ma una di esse si iinnamora sul serio di un bravo ragazzo, un musicista che si impegna a scrivere le musiche di uno spettacolo che si sta preparando nonostante tutto e finanziarlo, anche se la famiglia benesante prova ad ostacolare una storia con una donna "di facili costumi". Lieto fine garantito per uno dei primi film in cui vediamo ballare anche i poveracci e la classe media, ridotti a mal partito dalla crisi del '29. Trampolino di lancio per il grande coreografo Busby Berkeley, che in seguito collaborerà con Minnelli e dirigerà film da sè,oltre che per il regista Merwyn LeRoy e per Ginger Rogers, di lì a poco sodale di tip-tap di Fred Astaire.

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