LO CHIAMAVANO TRINITÀ / 1970 E.B CLUCHER

Enzo Balboni

FILM COMPLETO IN ITALIANO https://youtu.be/TZScj7ivwDw

DI QUESTO FILM SI SA TUTTO, PER CUI MI LIMITO A METTERE IL LINK (VEDI SOPRA) ALL'EDIZIONE IN ITALIANO, MA NON SCRIVO LA TRAMA E NEANCHE LA RECENSIONE...MA UNA DOMANDA VE LA FACCIO..SAPETE TUTTO SU QUESTO FILM? PROPRIO TUTTO?

LO SAPEVI CHE.... IL FILM HA RISCHIATO DI NON ESSERE GIRATO? Eh, si. Il progetto e la prima scrittura (chiamata trattamento) erano quelli di un western violento, come andava al tempo (una tra le tante imitazioni dei film di Leone). Passò nelle scrivanie di vari produttori, ma nessuno voleva saperne nulla, non c'erano abbastanza morti ("solo" cinque, in effetti). Finchè non fu visto da Italo Zingarelli, regista e produttore sull'orlo del fallimento, il quale ci lesse l'ultima possibilità per riemergere. Campo Imperatore, in Abruzzo, fu scelto per la necessità del produttore di economizzare sugli esterni e di non andare troppo lontano da Roma, dove il produttore lavorava. Egli non poteva permettersi la costosa Spagna, ma neanche le location italiane usate da altri per fare economia (Tirrenia, in Toscana; Cabras, in Sardegna; Manziana presso Roma; Umbertide, in Umbria, e varie località valdostane).  Il resto è storia, successo mondiale e sequel ancora più fortunato ai botteghini di tutto il mondo..

LO SAPEVI CHE Terence Hill, Bud Spencer e il regista erano convinti di aver girato un film serio? Perciò, leggenda dice (e Hill lo avrebbe raccontato a Leone durante le riprese de IL MIO NOME Ê NESSUNO (1973)? 

LO SAPEVI CHE....questa versione  è smentita dai fatti..lo vediamo, ad esempio, dalla solenne presa in giro che il regista Enzo Balboni, romano, fece, all'atto di scegliere uno pseudonimo per il mercato estero, della moda dello pseudonimo "americano". Lui scelse E. B. (Enzo Balboni, appunto) e, per cognome, quello della madre friulana, CLUCHER. Decisamente poco made in west.

LO SAPEVI CHE...un ulTeriore indizio che smentisce quella versione che Hill avrebbe raccontato a Leone viene da quest'ultimo? Il regista della TRILOGIA DEL DOLLARO riferì che, girando per le borgate romane e parlando con la gente, molti storpiavano il titolo di un film serio in programmazione in quei giorni, SE INCONTRI SARTANA PREGA PER LA SUA MORTE in SE INCONTRI SARTANA DIGLI CHE Ê UNO STR...(o di peggio)...insomma, c'era insofferenza verso questi film "seri" e fondamentalmente sempre uguali, che ebbero successo negli anni precedenti, ma su cui i produttori si eranoo buttati con foga per sfruttare l'onda..

LO SAPEVI CHE..Spencer, ex campione di nuoto (vero noe Carlo Pedersoli) con qualche mascherata al cinema , si diede ad attività imprenditoriali varie, spesso senza successo...aveva contratto un debito consistente che non riusciva a pagare. Aveva ancora contatti con gente di cinema, e il produttore e regista Giuseppe Colizzi gli propose di girare un film. Pedersoli accettò solo per pagare il debito, riproponendosi di non fare più film. Senonchè ne nacque un western ancora "serio", "La collina degli stivali", in cui lavorò con un giovane italo-tedesco che, accanto a tanti western mediocri italiani e germanici, vantava una comparsata nel viscontiano "Gattopardo" assieme a un altro eroe del west italiano, Giuliano Gemma. "La collina degli stivali" ebbe un buon successo, seguito da "Dio perdona io no", in cui iniziava a farsi spazio l'elemento ironico, specie nelle scene con i due, salutati da immancabili risate in sala...da qui nacque Trinità.

LO SAPEVI CHE..ovviamente, quando il filone parodistico sostituì quello serio ai botteghin (inizialmente) di tutto il mondo, lo SPAGHETTI WESTERN fu ribattezzato FAGIOLI WESTERN, dalle scene di LO CHIAMAVANO TRINITÀ e del sequel CONTINUAVANO A CHIAMARLO TRINITÀ (1971) in ci questi legumi venivano mangiati. E produttori e registi ci si buttarono a capofitto per quattro o cinque ani, per cui TRINITÀ divenne VERITÀ, ALLELUJA, SPIRITO SANTO ma pure SENTENZA, TRESETTE, CIPOLLA COLT, CARAMBOLA E FILOTTO, EPIDEMIA, con titoli sempre più ridicol. Spencer e Hill, che non parteciparono ad alcuna di queste ridicole imitazioni oggi stra-datate, rinnovarono il loro successo mondiale, diretti da Balboni o da altri, spesso prodotti da Zingarelli, che da produttore quasi fallito si trovò presidente dell'associazione dei produttori italiani per molti anni.