TRIPLE FRONTIER (J.C. CHANDOR. USA, 2018. GUERRA)

 DI J, C, CHANDOR. CON OSCAR ISAAC,BEN  AFFLECT, CHARLIE HUNNAN.

Un veterano di guerra (Oscar Isaac) riesce a mettere su una squadra di cinque suoi ex commilitoni ritiratisi dalla carriera militare che, senza coperture e senza dividere con nessuno, ha il compito di espugnare la fortezza di un narcotrafficante nel cuore di un paese del Centroamerica, e arraffare i milioni di dollari ivi nascosti. Un'informatrice, ragazza di uno di loro, ha rivelato il nascondiglio e le abitudini di chi ci vive. L'azione riesce, ma qualcosa va storto, e  la squadra, persi quasi tutti i soldi dopo innumerevoli traversie lungo le Ande e seguita dagli uomini dei Narcos che vogliono farli fuori e recuperare il bottino, riesce comunque a portare a casa il corpo di un loro compagno morto nel corso di un'azione (Ben Afflect), e a ritrovare dignità, umanità, coesione e amicizia tra ex commilitoni, ognuno con la propria storia e ognuno con il desiderio di non uccidere più e di cambiare vita. 

A prima vista, il livello è quello di un banale action movie, come se ne vedono molti in TV. Ma, a parte qualche luogo comune (su cui il regista, fortunatamente, insiste poco), c'è dell'altro, e questo si deve sia alla bravura di Chandor, che, ad esempio nelle scene d'azione oppure nella fotografia, non punta solo sul pittoresco e sull'esotismo da cartolina, ma utilizza tutto questo (con l'aiuto di attori che non sono soltanto bellimbusti palestrati ma offrono ai personaggi un minimo di credibilità, Isaac in testa) per mettere in evidenza la loro trasformazione da macchine acchiappasoldi addestrate al rischio e alle armi in esseri umani. Non è un capolavoro, ma certo è un film sopra la media del genere.

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