MATINÈE / 1992. JOE DANTE

Regia di Joe Dante

Con John Goodman, Simon Fenton, Charleston Haas, Luke Helpin.


Clicca https://youtu.be/SQTu0n4r_TM / in ITALIANO 

Irriverente.  Passionale.  Ma anche divertente,  allegro, colorato e fracassone. Come dovevano essere quelle proiezioni di matinèe per ragazzi cui il titolo fa riferimento.  Dal regista di Gremlins era lecito attendersi questa operazione-nostalgia simpatica,  perché Dante visse da ragazzino quegli anni,  e anche da regista ne fu, nel periodo finale,  protagonista, avendo cominciato a girare filmini di fantascienza con il super 8 proprio nell'anno in cui viene ambientata la vicenda, il 1962.

  La storia è quella di Lawrence Woolsey, una specie di Hickock dei poveri, regista di B-movies, interpretato meravigliosamente da John Goodman che fa ricorso a tutta la sua inventiva per lanciare in anteprima a Kay West, il suo ultimo film, Mant, girato con tecnologia ATOMO VISION. Si dota di quella serie di marchingegni tipici dei film a basso costo del tempo, utili per dare un salutare spavento ai ragazzi in sala, come brevi scariche elettriche, una maschera di sala vestita da formica che deve manovrare tutti quei bottoni per spaventare gli spettatori e un "infermiera" per gli infarti, Ma arriva in un momento sbagliato:  la crisi missilistica di Cuba, con conseguente minaccia atomica per il mondo,, per  cui in una  cittadina non distante da Cuba vi è gran viavai di gente giorno e notte. E tra i giovani spettatori ci sono le prime cottarelle, le prime invidie. Sullo sfondo, la crisi geopolitica, i primi allarmi missilistici e la preoccupazione per un'America (e un mondo) che stava per perdere definivamente la propria innocenza.

Il film, nonostante l'insuccesso al botteghino, è forse il più personale del regista di Gremlins Joe Dante. Si tratta, infatti, di un omaggio a quel mondo dei B-movies dei cui film si era nutrita fin dall'infanzia tutta quella generazione di cineasti come Francis Fordi Coppola, Steven Spielberg, George Lucas, John Carpenter, John Landis, Martin Scorsese e altri, che, iniziando con brevissimi lavori fatti in casa da giovanissimi armati di SUPER 8 e facendo incetta di questi filmini a basso  costo omaggiati spesso nel film di cui stiamo scrivendo (e in cui troviamo omaggi a Il mostro della laguna nera, L'esperimento del dottor K, Tarantula e molti altri), rivoluzionerà Hollywood negli anni seguenti. Un omaggio fatto con il cuore, guardando anche al filone nostalgico del cinema di Steven Spielberg, pieno di affetto verso personaggi come il protagonista (che appare all'inizio e alla fine dei suoi film di profilo come Hichtcock, a spiegarne il contenuto in due parole e, comelui, inquadrato di profilo e in bianco e nero), improponibili nel mondo del cinema odierno. 

   

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