HORIZON: AN AMERICAN SAGA / CAPITOLO 1 (Kevin Costner - Western, USA 2024)

SU NOW, TIMVISION, APPLE TV E GOOGLE PLAY TV,  iN VENDITA E A NOLEGGIO







Kevin Costner ci presenta la prima fase di un grande affresco classicheggiante in cui ci vengono illustrate situazioni viste in altri film. Siamo a cavallo della Guerra di Secessione.  La vicenda parte due anni prima dello scoppio del conflitto, nel 1859, con un primo gruppo di coloni che giunge nella San Pedro Valley, seguito da una seconda ondata. Li vediamo cominciare la semina, rivoltare le zolle di terra con l'aratro, fissare i paletti per delimitare il terreno sotto gli occhi dei nativi, i cui giovani guerrieri abbandonano la prudenza dei vecchi e decidono di dissotterrare l'ascia di guerra e  Andare all'assalto del convoglio e delle fattorie circostanti. All'interno del gruppo di coloni e tra gli stessi nativi c'è una varia umanità di ribelli,ufficiali che si oppongono al trattamento riservato ai Nativi (autocitazione da "Balla coi lupi" ma anche di Geronimo, gran film del 1993 di Walter Hill), teste calde e uomini saggi, giovani e volitive donne scampate alle stragi. 



Nella seconda storia, Costner si ritaglia il ruolo di Hayes Ellison, maturo commerciante di cavalli che giunge per affari in una città sorta all'improvviso per ospitare minatori e cercatori d'oro ma incontra per caso una ragazza dileggiata dai padroni della città che, con metodi mafiosi, impongono la loro volontà. Egli riesce a salvare dalla loro violenza la giovane e il bambino di una sua amica rimasta uccisa. 
La terza storia vede le peripezie di una carovana diretta alla comunità colonica HORIZON, condotta da una guida non troppo abile. Non mancheranno i guai.

Il Kevin Costner regista sceglie di guardare i classici del genere (primo fra tutti il John Ford di SENTIERI SELVAGGI, la cui scena del rapimento della giovanissima Nathalie Wood da parte dei Nativi durante l'assalto di questi ultimi a una casa colonica è ampiamente omaggiato all'inizio del film).  Ma lo fa a modo suo. Non si perde in citazioni fini a sè stessi. Giunge persino all' autocitazione da BALLA COI LUPI . E mostra, di conseguenza che i tempi sono  cambiati, passando con naturalezza il testimone al Costner attore, il quale, invece , ci testimonia il passaggio da un'economia di tipo agropastorale al capitalismo selvaggio, che effettivamente avverrà in quegli anni. E di cui possiamo trovare testimonianza anche nel nostro mondo.

Ma vi è un altro aspetto che emerge dal film, a mio avviso non adeguatamente sottolineato dalla critica: il fatto che tutti i protagonisti (a parte i tagliagole) abbiano alle spalle storie di violenza e morte, o comunque vengano da un contesto violento., esplicito o, come nel personaggio di Costner, intuibile. E che trovino, durante il loro calvario su questa terra (e in particolare in quel West dove la violenza è la sopraffazione sono legge), altre persone che abbiano questo stesso desiderio. Solo così si può spiegare un fatto solo apparentemente marginale e che in pochi hanno notato: la presenza, nella colonna sonora (e precisamente nei titoli finali) di AMAZING GRACE, canto scritto alla fine del settecento da un ex mercante di schiavi che/racconta della sua conversione al cristianesimo. 

Questo film, insomma, è l'ennesima dimostrazione (e spero che i tre sequel annunciati del grande affresco storico sull'America del tempo cui Costner, qui anche in veste di produttore, teneva molto, continuino su tale strada) di un assunto vecchio come il cinema: il buon western è tale quando racconta e aiuta a comprendere sia il tempo in cui è  ambientato che l'epoca in cui viene girato. 

Commenti

Post popolari in questo blog

CENTRAL DO BRASIL

LE STRELLE NEL FOSSO (1981 - DRAMM)

I SAW THE LIGHT (BIOPIC \ DRAMM.,2015. USA)