MADONNA CHE SILENZIO C'È STASERA (1982, MAURIZIO PONZI. ITA, COMMEDIA).
Il film è il primo dopo la separazione del protagonista dai Giancattivi (Alessandro Benvenuti e Athina Cenci), coi quali aveva condiviso gli esordi in ambito regionale e i primi successi in TV e al cinema. Francesco (Nuti) è un giovane nullafacente che vive a Prato, bighellonando per la città alla ricerca di un lavoro (senza troppo impegno). Trova persino il modo di bisticciare con un telaio (che simboleggia una realtà molto importante per l'economia della città di Prato). È stato da poco lasciato dalla sua ragazza, Maria (che, alla?finee, gli telefona paventando la possibilità dì tornare con lui), vive assillato da una madre petulante e insistente e nel ricordo del padre, che non ha mai conosciuto in quanto si è recato in Perù quando lui era in tenerissima età. Francesco favoleggia di seguirlo, ma intanto non trova di meglio che girare a vuoto per una Prato stranita e surreale, popolata di personaggi grotteschi e quasi felliniani disegnati in questo modo da Nuti sia come interpret (qualche rimando al Monello chapliniano) in fase di soggetto e sceneggiatura, con l'ausilio inferiore regia dell'ex collaboratore di Pasolini ed ex critico cinematografico Maurizio Ponzi. Ambienti e dialogo ridotti alla minimo e un silenzio che, come si evince dal titolo, parlano più di qualsiasi parola, tra ricordi dei Monty Pytoon, gag memorabili e canzoni da toscanaccio che hanno fatto epoca
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Si raccomandano rispetto, educazione e un linguaggio non volgare