LADRI DI BICICLETTE (1948, Vittorio De Sica, DRAMM, ITALIA)

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In italiano su https://youtu.be/QJ02hIG_kIU?si=L39U6ddxiChnQp4Y




Antonio (Lamberto Maggiorani) sbarca il lunario trascinandosi per le strade di Roma con la sua preziosa bicicletta per affiggere manifesti di film hollywoodiani nei muri della città. Un giorno, il prezioso veicolo gli viene rubato. Lui, riconosciuto il ladro, monta su tutte le furie e cerca di rincorrerlo invano. Accompagnato dal figlio Bruno, otto anni (Enzo Staiola), si arrabatta per riprenderla, aiutato,  in alcuni casi, da un paio di amici. Arriva a denunciare il furto ai carabinieri,  sentendosi dire che questo è uno dei tanti casi simili. Riesce persino a ritrovare il ladro, ma non ha le prove. Finale amaro,  con il derubato che diventa ladro. 


Il culmine della cinematografia neorealista, con i due protagonisti che, come una sorta di versione italiana molto originale di Charlot e Jàkie Coogan de Il monello (1921, Charlie Chaplin), attraversando una Roma piena di tanta miseria eppure consumista, in cui si mescola la polvere materiale e morale del ventennio di cui De Sica fu cantore e narratore della dissoluzione morale, né comprendiamo e né rappresentano tipi e atmosfere.  Un cammino che il regista cominciò cinque anni prima con I bambini ci guardano e completò con questo film e con la versione poetica del neorealismo di Miracolo a Milano tre anni dopo, con Il fedele Cesare Zavattini alla sceneggiatura. 

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