QUEEN OF KATWE (2016, USA, DRAMM, MIRA NAIR)
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Katwe è una baraccopoli poverissima di Kampala, dove la giovanissima Phiona Mutesi vive con sua madre Harriet, vedova, la sorella maggiore Night, e i suoi fratelli Brian e il neonato Richard. Phiona aiuta la madre, donna disillusa dalla vita, a vendere mais in città, e la vita non sembra offrire neanche a lei la possibilità di uscire dalla miseria, fin quando non s'imbatte casualmente Robert, membro di un'associazione cristiana e allenatore di scacchi. Costui, sposato, instaura con Phiona una grande amicizia convincendola che gli scacchi potranno essere l'arma per uscire da quell'inferno e aiutare sua famiglia, alle prese con i drammi di una società in cui la preoccupazione per la sopravvivenza non consentono certo di perdere tempo con un gioco ritenuto inutile da sua madre, che la invita a pensare solo a sbarcare il lunario, come fa lei. Phiona resiste e persiste e, con l'aiuto di Robert, arriverà al successo a livello nazionale e internazionale aiutando la sua famiglia a uscire dalla miseria.
Il film è tratto da una storia vera, su cui è stato scritto da Tim Cloches il libro LA REGINA BAMBINA, servito come base per la scrittura e i dialoghi del film. Che parte bene, riducendo il rischio della rappresentazione stereotipata della realtà di quei luoghi e delle inquadrature da cartolina o pietistiche (che sono poi due facce della stessa medaglia), evitando in fotografia l'abusatissimo "virato seppia" e mettendo in luce aspetti come lealtà e dignità umana, ma anche un orgoglio insensato della madre di Phiona, per poi incontrarsi sulla descrizione psicologica dei due protagonisti protagonisti, sull'intrecciarsi delle loro vite e dei loro destini resa forse con qualche forzatura di troppo ma in modo tutto sommato efficace. Tuttavia, nella parte finale, qualche forzatura buonista in stile Disney (la casa produttrice del film) emergerà sempre di più, non nuocendo al buon livello generale della pellicola, purtroppo snobbata al botteghino.
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