MAGNIFICA OSSESSIONE (1954, DOUGLAS SIRK. USA, 1954. DRAMMATICO)

 

Bob Merrick, un giovane milionario scapestrato (Rock Hudson), amante della velocità su barca, ha un incidente e viene salvato a stento. Ma causa, involontariamente, la morte di un rinomato medico della zona, il dott. Phillips. Indagando sulla vita del medico scomparso, alcuni suoi amici e sua moglie (Jane Wyman) scoprono che egli gestiva il suo patrimonio personale elargendo ai più poveri cifre consistenti. Questo perché era convinto che il valore del denaro sta nel darlo a chi ha bisogno, e nel darsi disinteressatamente per gli altri.  Egli provoca inavvertitamente anche la cecità di Helen, e, volendo riscattarsi agli occhi di lei, riprende in mano i suoi studi medici, se ne innamora e l'aiuterà, in un difficile percorso di guarigione.

Le garanzie sono rappresentate da Douglas Sirk, specialista del drammone in voga in quegli anni (lo ricordiamo, due anni dopo, in Come le foglie al vento, Tempo di vivere  e Lo specchio della vita), che dirige il tutto con sapienti dosi di toni scuri in un crescendo drammatico quasi teatrale, avvalendosi di una fotografia a tinte fosche, eredità , azzardiamo, delle sue origini teutoniche. Egli è un abile raccontatore, un grande "artigiano (come si diceva un temo), sa tirare fuori dalla storia i punti cardine per fare concorrenza alla nascente TV che toglieva spettatori al cinema per emozionare il pubblico che si appassionava a storie come questa, legate a un'America che iniziava a perdere le proprie certezza. Accompagnato da due protagonisti perfettamente a loro agio nei rispettivi ruoli.