Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

LA COLLINA DEGLI STIVALI / 1969, GIUSEPPE COLIZZI. WESTERN, ITA

Immagine
  In italiano CLICCA QUI Terzo film della coppia diretto dal medesimo regista dei primi due western della coppia, coadiuvata da un notevole cast tra cui il fordiano Woody Strode, Glauco Onorato e Lionel Stander (sui set di Fellini,  Leone,  Spielberg e altri). Qui i due (e un biondo amico di Bud,  muto da una vita) si alleano con un gruppo di circensi guidato da un trapezista di colore (Stroode) contro un ricco boss delle concessioni per la ricerca dell'oro che impone i suoi interessi con le pistole dei suoi tirapiedi.  Il tono del film è ancora da Spaghetti Western e ci sono ancora troppi morti e violenza.  Soliti richiami alla trilogia leoniana del dollaro, ma qui non manca un tocco fiabesco involontariamente felliniano inaspettato in lavori come questo. L'atmosfera picaresca e divertente conduce direttamente dallo Spaghetti Western al Fagioli Western.  E a Trinità e Bambino.

I QUATTRO DELL'AVE MARIA (1968, WESTERN, ITA. DI GIUSEPPE COLIZZI)

Immagine
  Su PARAMOUNT TV per abbonati.  Alle origini del mito di Bud Spencer e Terence Hill,  qui al secondo film della coppia. I due, Hutch e Cat,  sono reduci dalla caccia al Bill Sant'Antonio del film precedente (di cui sono ripresi meccanismi e parte dei personaggi), DIo perdona..io no.. si trovano a dover regolare alcuni vecchi conti con Cacopulos (Eli Wallach).  Dell'improvvisato gruppo fa parte anche un circense di colore interpretato da Brock Peters ( Il buio oltre la siepe , 1962, di Robert Mulligan). Ma Cacopulos ha anche un vecchio conto da regolare con un ex-socio di rapine che ha ripulito la sua immagine presso gli abitanti della città, cui dà volto Kevin McCarty, il protagonista de L'invasione degli ultracorpi (1952, Don Siegel).   Sergio Leone viene qui richiamato non soltanto genericamente o tramite Eli Wallach (che rifà il verso del Tuco de Il buono,  il brutto e il cattivo) ma anche nella scena del duello nella bisca illegale, con un montaggio che alterna efficac

IL CACCIATORE / MICHEAL CIMINO 1978

Immagine
  Con Robert De Niro, Christopher Walken, Meryl Streep, John Cazale,  John Savage. Su GOOGLE PLAY TV e Youtube da 3,99 euro.  Su NOW TV e INFINITY per abbonati.  Siamo negli anni settanta del XX secolo, in  una cittadina della Pensylvania, ai piedi delle montagne rocciose (in realtà il film è girato, per gli esterni cittadini, a Cleveland), dove vive una nutrita comunità russa. Micheal (De Niro), Nick (Walken) e Steve (Cazale), tre giovani operai del luogo, decidono di arruolarsi come volontari per combattere in Vietnam. Il regista, nella prima parte,  li ritrae nella loro normalità,  fatta di caccia con gliamici,  sbronze, ,  bevute, matrimoni (quello di Steve), amori (Nick e Micheal, che amano la stessa donna, Linda / Mary Streep) e bravate. Ma poi, la tragedia vietnamita cambia tutta la vita loro e di tutta la loro comunità in modo forse più violento della stessa guerra.  E quest'ultima è entrata nel loro mondo,  per non uscirne più.  Il manifesto cinematografico di un'epoca

NON CI RESTA CHE PIANGERE (1984. ROBERTO BENIGNI E MASSIMO TROISI )

Immagine
  In italiano CLICCA QUI Frittole, millequattro (quasi millecinque). In   questo villaggio giunge una coppia di amici che non sa di aver fatto un bel salto nel tempo. Mario (Troisi), bidello napoletano in una scuola elementare, e Saverio, che vi lavora come maestro, devono fermarsi in mezzo alla campagna per un guasto dell'auto. Cercano qualcuno che li aiuti, tantopiù che piove a dirotto. Si trovano improvvisamente sbalzati nel tempo, dal 1984 alla fine del '400. Assistono ad una quotidianità cui, ovviamente,  non sono abituati. Un omicidio con lancia nella stamperia dove si sono rifugiati, l'incontro con Savonarola, lo scontro con le pessime abitudini igieniche dei villici segnano l'inizio del loro contatto con quel periodo. Disperati, i due cercano di tornare al loro tempo,  ma pian piano sembrano apprezzare gli aspetti positivi del luogo,  specialmente la grazia delle sue giovani abitanti. Ma Saverio ricorda che siamo nel 1992, anno della scoperta dell'America. 

DIO PERDONA..IO NO / 1967. WESTERN, ITA. GIUSEPPE COLIZZI

Immagine
  In italiano CLICCA QUI Primo film della coppia, diretto da un amico con cui avrebbero girato nei due anni successivi  i quattro dell'Ave Maria  e La collina degli stivali   e, anni dopo,  Più forte ragazzi (1973, non un western). Intendiamoci, siamo lontani da Trinità e dalla sua ironia e leggerezza, nonostante i manifesti fatti in occasione delle tante nuove riproposizione nelle sale del film avvenute dopo il successo di Lo chiamavano Trinità (1970) e Continuavano a chiamarlo Trinità (1972, entrambi di Enzo Balboni). Cat "doc" Stevens e Hutch  Bessy,  i due personaggi interpretati da Terence Hill e Bud Spencer, sono diversissimi da Trinità e Bambino, e il film ha un'atmosfera debitrice del mondo leoniano e di Django. Bill Sant'Antonio  (Frank Wolff, bravissimo attore americano) rapina con la sua banda un treno che contiene 300.000 dollari in oro. Hutch, ex-rapinatore ora passato con la legge, , che  lavora per una società di assicurazioni, lo viene a sapere e v

UNA LUNGA FILA DI CROCI (1969. Sergio Garrone. Western, ITA)

Immagine
  CLICCA QUI - IN ITALIANO Brandon (Anthony D. Steffen) e Bibbia (William Berger) sono due Bounty killer. Collaborano a scovare un grosso mercante di schiavi ponesse che li fa giungere clandestinamente dal confine messicano  (Riccardo Garrone). Uno dei due ha anche vecchi rancori con la preda, e mostra un barlume di umanità, il socio pensa solo ai soldi.  Finale a sorpresa.  Leone, Corbucci e Carmineo, registi amati e citati da Tarantino (che ama questo film) sono qui riecheggiati e citati dal mago del B-MOVIE nostrano Sergio Garrone.  Ma il film si distingue dalle tante imitazioni per una maggior professionalità,  un gusto citazionistico che non cade troppo nella copia e affastella senza troppe forzature situazioni e inquadrature tratte dai film dei suddetti registi. Al tutto va aggiunta la bravura di un cast di habituès del genere,  cui vanno aggiunti Nicoletta Machiavelli e il leoniano Mario Brega.

LA CASA DELLE BAMBOLE / GHOSTLAND (2018. Horror, FRANCIA. Pascal Laugier).

Immagine
  Sui principali devices da euro 3,99.  Dalla Francia un horror che ci riporta all'età aurea del genere. Due sorelle giungono con la madre in una vecchia casa disabitata e inquietante, dove subiscono una violenza da parte di un abitante del posto. Una delle due riesce a superare questo trauma, l'altra no. E, dopo tanto tempo e tanti salti temporali in stile NIGHTMARE,  le due si ritrovano e, tra tante bambole che ricordano la BAMBOLA ASSASSINA di Tom Holland, ci sarà l'inevitabile resa dei conti con l'inquietante violentatore e con un legame di amicizia ritrovato.  Grandguignol a iosa, un ripassino della serie LA CASA e di ESSI VIVONO (1988, John Carpenter) e di altri piccoli classici del genere, con gran sfoggio di tecnica alla Dario Argento.  Forse manca un pizzico di autoironia,  ben presente nei modelli.

LA MASCHERA DI FANGO (Western, USA 1952 Andrè De Toth).

Immagine
  Attualmente non disponibile.  Un Gary Cooper classico due anni dopo Mezzogiorno di fuoco nei panni di un maggiore dell'esercito nordista che scopre una spia infiltrata dai confederati che perdipiù è un suo amico di lunga data.  Meno psicologico del suddetto capolavoro,  il film regge bene anche grazie al solido talento del regista,  buon westerner  esperto e dotato di grande senso del ritmo. 

ORGAN TRAIL (Michael Patrick Jann, 2023. USA, western / horror)

Immagine
  Su NOW e PARAMOUNT TV in streaming. Il nuovo corso del western,  che si mescola ad altri generi . Abigail è una giovane cui una banda di criminali ha ucciso tutta la famiglia.  Fatta prigioniera da quegli stessi uomini,  si libera con l'aiuto di una componente della stessa banda, che in lei vede l'amica mai avuta in vita sua. Abigail ha due desideri: seppellire dignitosamente i suoi cari e riprendere ai delinquenti l'unica cosa che le è rimasta del suo passato: il suo cavallo. Approfitterà dei contrasti tra i componenti della banda, in un crescendo di orrore, tensione e violenza affogati in litri di sangue e Grandguignol  in cui di western c'è soltanto l'involucro esterno, sostituito pian piano da citazioni (insolitamente misurate per il genere) da Nightmare e dal gotta dell'horror anni ottanta.  Senza, peraltro, molta originalità ma con un buon ritmo.  Ulteriore dimostrazione della tendenza del western contemporaneo a contaminare con altri generi. 

LA ROSA BIANCA - SOPHIE SCHOLL (2005, MARC ROTHEMUND. GERMANIA).

Immagine
  CLICCA QUI        In italiano.