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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

COLPO SECCO 1977

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 COLPO SECCO (1977. GEORGE ROY HILL).  I CHEAPS SONO UNA SQUADRA DI HOCKEY TOTALMENTE IN DISARMO. SCARSA DISCIPLINA donne, UN CLUB SOMMERSO DAI DEBITI CON GIOCATORI CHE PWNSANO PIÙDITUTTOA DIVEERIRSI. .QUALCUNO, IN FLORIDA, FORSE VUOLE COMPRARLI. IN OGNI CASO, ANCHE SE FORSE LA COSA NON ACCADRÀ, IL LORO CAPITANO PAUL NEWMAN VUOLE GIOCARE L'ULTIMA GARA DELLA FRANCHIGIA CON UN po' dI QUELLA DIGNITÀ PERSA DA TEMPO . Qualche ovvietà sul cinema sportivo,  ma non male.  Regista e protagonista tornano insieme dopo  BUTCH CASSIDY E SUNDANCE KID e LA STANGATA. 

MONSIEUR LAHZAR (CANADA, 2011. DI PHILIPPE FALARDEAU. DRAMM.).

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 MONSIEUR LAHZAR (CANADA, 2011. DI PHILIPPE FALARDEAU. DRAMM.). Una scuola elementare di un tranquillo quartiere di Montreal in Quebec, un giorno invernale apparentemente come tanti. Al termine della ricreazione, accade qualcosa agli undicenni Simon (Emilien Neron) e Alice (Sophie Nelisse) che li segnerà profondamente: rientrando in classe vedono il corpo della propria insegnante di francese Martine, che si è impiccata con un foulard. L’ultimo lungometraggio di Philippe Falardeu si apre con un evento traumatico che provoca uno shock emotivo collettivo difficile da gestire e da superare. Sorgono subito spontanee le domande: come aiutare i bambini a rielaborare il trauma subito? Basterà una psicologa messa a disposizione dalla scuola per tutti gli alunni in caso di loro esplicita richiesta? E’ meglio riprendere le attività come se nulla fosse accaduto oppure cercare di affrontare tutti insieme questo tragico evento? Senza lasciare il tempo per rispondere a questi interrogativi, ecco che

DETOUR ‐ DEVIAZIONE PER L'INFERNO

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 DETOUR \ DEVIAZIONE PER L'INFERNO (1945), di EDGAR G. ULMER.   In italiano CLICCA QUI Dall'anonimato dei 117.000 dollari di budget (da vero B-MOVIE) senza grandi nomi al venire considerato tra i migliori thriller di sempre. Il film di Edgar G. Ulmer, in questo senso, non è stato il primo caso, nè sarà l'ultimo. La storia parla di un musicista che suona in un localino di New York dove la sua ragazza è la vedette. Un giorno, lei decide di andare a Hollywod per tentare la fortuna e lui, pur in disaccordo, dopo qualche giorno decide di raggiungerla. Fa l'autostop perchè non ha un soldo. Ma avrà modo di pentirsi amaramente della scelta. A fermarsi è un allibratore e truffatore di professione, che dopo qualche giorno muore di crepacuore. Lui pensa che la polizia non crederà alla sua innocenza, e prende la macchina. Trova una ragazza che fa anch'essa l'autostop, ma scopre che ella, amante del precedente guidatore (l'allibratore) sa tutto, e lo tiene in scacco min

 I GIORNI DEL CIELO (1978, TERRENCE MALICK...USA, DRAMM.).

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 I GIORNI DEL CIELO (1978, TERRENCE MALICK...USA, DRAMM.). Su GOOGLE PLAY TV (ex GOOGLE PLAY FILM) e YOUTUBE da 2.99 euro  Uno dei primi film del regista che avrebbe girato in seguito "La sottile linea rossa" (1998). DI: Terrence Malick; CON: Richard Gere, Brooke Addams, Sam Shepard. Siamo negli anni venti, periodo della grande depressione che colpì l'Ovest degli Stati Uniti. Bill (Gere) e Abbe (Brooke Addams) sono due operai fidanzati e senza un soldo. Accettano di lavorare come contadini presso la fattoria di un giovane e ricco possidente (Sam Shepard), assieme alla sorellina di lei, e facendosi passare come fratello e sorella. La miseria finisce quando il padrone s'innamora di Abbe e la sposa. Da quel momento, i tre entrano in un mondo di ricchezze e agi a cui non erano abituati, Abbe si innamora realmente del marito (che sospettava qualcosa sulla loro parentela), e Bill decide di lasciare la villa. Ma qualcosa di tragico si prepara, preceduto da un'invasione

DJANGO IL BASTARDO

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 DJANGO IL BASTARDO (1969, SERGIO GARRONE.  CLICCA QUI Per ironia della sorte, dela decina di sequel apocrifi che riprendono temi e personaggio interpretato daFranco Nero nel film "Django" (1966, Sergio Corbucci), il peggiore è stato proprio l'unico riconosciuto ufficialmente e interpretato da Nero stesso, "Django 2 - il grande ritorno" (1987, di Nello Rossati), pasticcio inutile e noioso. Quasi tutti gli altri sono del medesimo livello, ma qualcuno, pur senza brillare per originalità, si eleva di molto rispetto al nulla. Qui, il regista Sergio Garrone e lo sceneggiatore Antonio De Teffè consegnano al protagonista Anthony D. Steffen (cioè lo stesso sceneggiatore) un personaggio che si muove tra le scene come un fantasma nerovestito, che appar e scompare improvvisamente sulle scene, con accentuazione di quell'elemento dark e "gotico" già presente in Corbucci e qui dilatato notevolmente.

L'ULTIMO FUORILEGGE - 1993 WESTERN

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 L'ULTIMO FUORILEGGE \ GEOFF MURPHY. WESTERN, USA 1993. CON MICKEY ROURKE, DERMOTT MULRONEY, STEVE BUSCEMI.  Su AMAZON PRIME VIDEO  Nel film, mai uscito nei cinema USA in quanto prodotto televisivo della HBO (che comunque in altri paesi, tra cui il nostro, ha esportato la sua versione cinematografica), è fotografata un situazione storicamente accertata dopo la guerra di secessione (1861-65), quando, a seguito della disfatta del Generale Lee, bande di ex soldati sudisti rimasti al verde, occupati ingiustamente (a loro parere). da un esercito di yankees che ne aveva ucciso parenti eamici fino al giorno del trattato. Tra i capi delle varie formazioni di outlaws sostenute dalla popolazione civile che, tramite i giornali, li considerava (a torto) dei novelli Robin Hood, Jesse James e il generale Quantrill, famoso per la sua efferatezza, mentre dall'altra parte della barricata ricordiamo il reverendo John Brown, reso celebre da una canzone contemporanea a questi fatti. Il person

IL GRANDE SENTIERO/ JOHN FORD 1964

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Cheyenne autumn Straordinario film, IL GRANDE SENTIERO ( John Ford, 1964). Dietro alla storia di una tribù di Pellirossa costretti a una tragica marcia lontano dalla terra degli avi c' è il saluto finale, l'ultimo, malinconico addio agli spazi immensi dell'Ovest americano da parte del loro più grande cantore. Da non perdere.

LA CAROVANA DEI MORMONI / 1950, JOHN FORD

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 Western.  Con Ben Johnson,  Johanne Dru, Ward Bond.   SU RAI PLAY.

 I TRAFFICANTI DELLA NOTTE (1950, JULES DASSIN).

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 I TRAFFICANTI DELLA NOTTE (1950, JULES DASSIN). Henry FABIAN (Richard Widmark al debutto)è undelinquentelllo londineseche, nelle scommesse sportive, vuole fare il passo più lingo della gamba. Spilla soldi a destra e manca, ssi mettte contro i vecchi amici che dele sue idee farebbero a meno, si lascia dietro una scia di sangue e viene lasciato pure dai pochi che lo amano, giungendo a una fine a movie amara e inevitabile.  Dassin, all'ultimo film americano prima delle epurazioni maccartiste, propone un miscuglio ra il noir made innUSA e i suoi archetipi europei (espressionisti),  offrendo al protagonista un ruolo di duro ma dal cuore, in fondo, tenero, di cui Wydmark accentuerà in carriera la prima parte. Qui eccelle nel contrapporre in Henry arrivismo spietato e umanità. Film che entra nel cuore, per lo svolgersi dell'azione, attualizzando il gangster move anni trenta

SE SEI VIVO SPARA (1966, GIULIO QUESTI. ITA, WESTERN).

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 SE SEI VIVO SPARA (1966, GIULIO QUESTI. ITA, WESTERN).   In italiano CLICCA QUI   Dietro la storia di un carico d'oro  da una banda di Gringos a Tomas Milian e ad alcuni messicani, trucidati, di cui lui solo riesce a cavarsela, e approdato in un villaggio, dove genera lotte sanguinose tra boss locali, con Milian nel mezzo, c'è un film censuratissimo pe r le scene truculente amate dai fan con occhi a mandorla. In esse, l'ex partigiano Giulio Questi ha trasposto nel western i crimini fascisti, cui assistette da giovane.

REQUIESCANT / LIZZANI

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 REQUIESCANT \ 1966, CARLO LIZZANI REGIA: Carlo Lizzani INTERPRETI: Lou Castel, Mark Damon, Pier Paolo Pasolini ITALIA, 1966 In italiano CLICCA QUI Testimone e sopravvissuto di una strage ordita dai perfidi Yankees contro i campesinos, un bambino viee adottato da un pastore protestante. Cresciuto (col volto di Lou Castel), va alla ricerca della sorella adottiva datasi alla prostituzione e, nel corso della ricerca, viene a contatto con alcuni campesinos sfuggiti anch’essi all’eccidio, tra cui Don Juan (Pasolini), i quali, saputo che è diventato un abile pistolero, non aspettano altro per vedere compiuta la loro vendetta contro il perfido imperialista Mark Damon. Il film-campione del terzomondismo nostrano ha solo la facciata del western. Del resto, Lizzani, per convincere Dino De Laurentis a finanziare questo progetto, dovette girare un film decisamente più convenzionale come Un fiume di dollari. Per questa pellicola fu utilizzato lo stesso set. Il film risente completamente del clima s

ARTURO \ 1981

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 ARTURO \ 1981 Di Steve Gordon, Con Dudley Moore, Liza Minnelli, Sir John Gielgund. Piu fine di Pretty woman, i cui autori hanno certamente tenuto inn gran conto del modo con cui qui si guardava alla screwball comedy ). Molto meglio recitato, più abile nel manipolare gli stereotipi (da Cennerentola al Picchiatello) senza alcuna mania citazionista, ma governando la materia, mixandola felicemente, anche al montaggio e in fotografia, con quell’effetto FLU che in molti avrebbero reinterpretato in tanti modi, Si ryde tanto. ma seriamente, e con spirito da commedia classica alla Vincente Minnelli,  padre di Liza.

UOMINI DI DIO / 2010 XAVIER BEAUVAIS. FRANCIA / ALGERIA

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 UOMINI DI DIO, DI XAVIER BEAUVAIS. FRANCIA ,ALGERIA 2010.  IL FILM SI VEDE SU GOOGLE PLAY TV E YOUTUBE DA 2,99 EURO  Tratto da un fatto di sangue realmente accaduto, l'assassinio di sette monaci benedettini del villaggio algerino di Tibirne, avvenuto per mano di una fazione integralista in data 21 Maggio 1996. Io l'ho detto. Voi siete dei, siete tutti figli dell'Altissimo. Eppure, voi morirete come uomini. Perirete come i potenti (SALMO 81). Erasmo da Rotterdam avrebbe sintetizzato in questo modo la trama del film: Sono due i principali ostacoli alla conoscenza delle cose: la vergogna che offusca l'animo e la paura che, alla vista del pericolo, distoglie dalle imprese (ERASMO, Elogio della follia) Si potrebbe anche dire, di questi tempi, UOMINI VERI. Radicati nel posto dove Dio li ha chiamati a vivere, in mezzo ai loro fratelli musulmani, a condividerne gioie e tristezze, ansie ed aspettative. Il regista li vede e li sorprende con uno sguardo che non ne condanna debole

L'ANGELO AZZURRO. 1930, JOSEPH VON STERNBERG

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Edizione in inglese CLICCA QUI Emil Jannings impersona un insegnante bacchettone sorpreso dai suoi allievi ad assistere a un balletto cantato in un locale equivoco da cui raccomandava agli allievi di star lontani . Finisce per innamorarsi della cantante del posto, donna “di mondo”, affascinante e mangia-uomini. Da questo momento, percorrerà pian piano la strada che lo condurrà alla follia e alla rovina.  Per la prima voltasullo schermo, il fascino e la bravura di Marlene, che da qui inizierà una grande carriera negli USA, la bravura di un mito dell’espressionismo tedesco (qui al suo canto del cigno) come Jannings. Un bianco e nero estremamente raffinato. Canzoni leggendarie e un film che grazie anche al regista dice molto sulla tragedia che investirà e rovinerà prima la Germania e poi il mondo.

 DER GOLEM (PAUL WEGENER, GER. 1920. DRAMM., MUTO).o

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 DER GOLEM (PAUL WEGENER, GER. 1920. DRAMM., MUTO). In allegato film in italiano Con questo ed altri film Wegener si è assicurato un posto tra i grandi del cinema di ogni tempo, dirigendo e interpretando una storia, quella di un uomo di argilla costruito secoli prima dalla comunità ebraica di una città tedesca che viene riportato, tramite una formula recitata, in vita dopo secoli dal rabbino, timoroso che i segni cattivi da lui individuati nell'osservare il cielo stellato siano nefasti per il suo popolo. Non succede nulla, il rabbino conduce con sè a palazzo imperiale il mostro per farlo vedere a tutti come fenomeno da baraccone. Il rabbino si raccomanda, però, che nessuno rida di fronte al mostro, ma qualcuno disobbedisce lui si scatena contro tutti...Wegener, uno di fondatori del cinema tedesco e grande ispiratore del cinema espressionista tedesco, non lesina (sia da attore che dietro la macchina da presa) nel profondere a piene mani tutto l'armamentario gotico di quel ge

 BRAVEN - IL CORAGGIOSO (USA, DRAMM., 2018. LIN OEDONG). 

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 BRAVEN - IL CORAGGIOSO (USA, DRAMM., 2018. LIN OEDONG).   Porta suo padre in baita sotto una fitta neve, ma qualcuno, assieme ad un suo collega che fa da corriere, a sua insaputa la usa come deposito di cocaina. E se la viene a riprendere quando lui è là. Ammazzamenti e ritmo garantiti. Ma può essere che una famiglia della workin' class americana possegga un arsenale alla Rambo e che tutti, tranne la bambina, lo sappiano usare e siano bravi nei metodi di combattimento da guerriglia come se avessero fatto la guerra per tutta la vita? Va bene l'iperbole, le sparatorie ben montate e dirette, le ottime scene di lotta corpo a corpo, ma perchè simili pellicole si discostino dalla massa occorre che tutto sia pressochè perfetto, incluso l'elemento drammatico e l'attore in parte come non mai (es. Rambo, 1981, di Ted Kotcheff), oppure che a ciò si aggiunga un minimo di ironia e che gli attori siano all'altezza (come in Soldi sporchi, 1995, di Sam Raimi). Ma col film di Lin O

TEODORA IMPERATRICE DI BISANZIO / 1954 Riccardo Freda

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  In italiano CLICCA QUI La coerenza con la storia non è un problema che Freda si pone,  né tantomeno la fedeltà nella ricostruzione degli ambienti e nelle scenografia.  Ma il ritmo del racconto è notevole e il mestiere ela classe di un campione del cinema popolare italiano amato in ⁸Franciae in tutto il mondo ci  sono tutti..  Elogiato  dalla critica USA,  che lo preferisce ai film di De Mille. Bellissimo protagonista 

TORO SCATENATO / MARTIN SCORSESE

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 TORO SCATENATO (1980, MARTIN SCORSESE \ USA \ DRAMMATICO \ CINEMA SPORTIVO). Pluripremiato capolavoro di Martin Scorsese, con nei ruoli principali Robert De Niro e Joe Pesci. Questo straordinario film di Martin Scorsese (per me il suo migliore) rende veramente onore a Jack La Motta. Si sono scritti libri e articoli a centinaia sulla prova magnifica di De Niro (che, per ingrassare ed entrare nella parte, venne in Italia e girò per tre mesi le trattorie di molte regioni del Nord, abbuffandosi a ogni pasto e guadagnando una trentina di chili), ma non tutti hanno adeguatamente sottolineato le scelte registiche, il montaggio serrato, la scelta di un bianco e nero raffinato ma non patinato, che da un lato omaggia il cinema sportivo del passato ma dall’altro rifugge da ogni estetismo lambiccato.

1918 / KEN HARRISON 1984

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  In italiano Gli abitanti di una cittadina texana vivono la loro tranquilla vita borghese  negli ultimi mesi del 1918, tra l'ingresso degli Stati Uniti nella Grande Guerra e l'armistizio di novembre,  tra comitati che promuovono azioni patriottiche, arruolamento fortemente voluti oppure forzati (e mancati proprio a motivo della fine della guerra) di giovani idealisti (c'è pure Mathew Broderick, il protagonista di Wargames , 1984, film feticcio per i cultori degli anni '80 del novecento) e prime avvisaglie di tragedia dovuta al diffondersi della Spagnola che fa tante vittime innocenti, film muti di propaganda e bande che suonano inni patriottici per festeggiare la fine delle ostilità.  La grande tragedia del conflitto è solo un'eco lontana che fa da sfondo alle piccole/grandi tragedie quotidiane di questo lontano angolo di mondo. Da non confondere con il più recente 1918 - i giorni del coraggio (2020, Saul Dibb).

LISBON STORY - WIM WENDERS, 1994

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 LISBON STORY - WIM WENDERS, 1994 COLONNA SONORA DEI MADREDEUS.  Un tecnico del suono tedesco, è chiamato dal suo amico produttore per gli effetti speciali delle radiazioni ed effetti speciali per il film. Non sa che fare, ne ha buone notizie, il suo amico scappa e lui lo convince che il mondo è bello. E lo stesso uomo recupera la speranza di vita. in un mondo, che però ci restituisce il senso.    Stupenda pellicola, che ci racconta una Lisbona in cui si incrociano ricordi del passato, bambini di gusto quasi neorealistico, uomini che cercano la bellezza nella vita...Una Lisbona in cui la fantasia la fa da padrone ma si allea con la realtà nel descrivere la concretezza dei sentimenti, che la cinepresa aiuta a scavare nel profondo dei suoi vicoli (e dell’animo umano) con classe e senza proclami. E con l'aiuto dei magnifici brani dei Madredeus e della voce della loro straordinaria cantante, Teresa Salgueiro.

84, CHARING CROSS ROAD (1987, DAVID HUGH JONES. GB, USA).

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 84, CHARING CROSS ROAD (1987, DAVID HUGH JONES. GB, USA). Disponibile su CHILI  1949. Helen (Anne Bancroft. Produce il marito Mel Broos, opera che lui non avrebbe potuto dirigere in quanto non nelle sue corde, ma in cui ha creduto) è una scrittrice newyorkese amante dei vecchi libri impolverati di letteratura inglese. Frank è un libraio che lavora presso la libreria londinese da cui prende il titolo il film, e con lei intrattiene una vivace corrispondenza epistolare che durerà vent’anni, dovuta all’esigenza di lei di rifornirsi di libri vecchi in edizione economica, introvabili o costosissimi per le sue scarse risorse. Lui le manda regolarmente quanto chiede, ma ben presto la corrispondenza epistolare si trasforma in una sincera amicizia e in una condivisione di tutti gli aspetti della vita, persino della povertà dovuta al razionamento post-bellico.    UN film bellissimo, che non si limita al dettaglio d’atmosfera ma va al fondo, in un tempo tormentato, di due cuori tormentati ma, tut

LA VENDETTA DI ERCOLE / 1960, VITTORIO COTTAFAVI

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  In italiano CLICCA QUI Solo in Italia la critica lo ha rivalutato post mortem.  Per il mondo,  Vittorio Cottafavi era un grande regista da vivo. Questo è il suo quarto peplum su sei. Gli dei giurano vendetta contro Ercole (impersonato dal mister muscolo di turno Mark Forrest) qualora il giovane figlio Ilio si innamora della figlia del suo acerrimo nemico Re Eurito. Costui approfitta della situazione per liberarsi di Ercole fomentato un 'inesistente rivalità d'amore tra i due per la ragazza.  Ma, con vari interventi soprannaturali e la leggendaria forza dell'eroe, tutto sarà risolto.   Rispetto ad altri film di questo genere da lui girati,  Cottafavi esclude gli accenni alla politica (militò tra i partigiani ed ebbe idee socialiste) presenti in LA rivolta dei gladiatori   (1958) ed Ercole alla conquista di Atlantide (1961), Privilegiando l'aspetto fantastico e fiabesco che lo accomuna a Mario Bava e mettendo in luce la sua capacita di andare oltre i limiti di questo ti

SWEETWATER \ 2013, LOGAN MILLER

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 SWEETWATER \ 2013, LOGAN MILLER Sottotitolato in italiano CLICCA QUI Una specie di profeta da strapazzo, non insensibile alle donne, amministra la sua comunità “per conto di Dio”, ammazzando a gogo chiunque non gli vada a genio. Ma sulla sua strada trova la moglie di un messicano che lui ha ammazzato eche vuole vendicarsi e uno sceriffo più strano (ma più onesto) di lui. Non male, questo film applaudito al sundance, con l’elemento pseudoreligioso (una costante più dello spaghetti western che di quello USA) messo alla berlina e utilizzato per narrare a tinte forti una vicenda che poteva evolvere dalle parti del sam Raimi di PRONTI A MORIRE. Bravissimo Ed Harris.

UOMINI SELVAGGI. 1971 WESTERN

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UOMINI SELVAGGI. 1971 WESTERN Di Blake Edwards, con William Holden, Ryan O'Neal, Karl Malden. Western tra il crepuscolare e il picaresco, con Holden (il vecchio) e O? Neal (il giovane) che cercano di sfuggire ad una vita da rancheros e vogliono far soldi rapinando una banca. Vorrebbero andare in Messico. Tra avventure improbabili e picaresche, scazzottate e sparatorie che non mostrano nè l'influenza italiana nè quella di Peckimpah, verranno presi e uccisi dai compagni del ranch dove lavoravano. Si tratta di un western "alla Edwards",in cui il regista della Pantera rosa (1961) si diverte con il revisionismo degli autori di quegli anni, non accettandolo fino in fondo e, semmai, giocando con il topos tipico del genere dell'amicizia e della solidarietà tra uomini, che può entrare nella cultura cinefila di questo grandissimo della commedia "in vacanza" in un genere apparentemente non suo. Grande William Holden, faccia adatta al western classico Soldati a ca

 CONAN IL BARBARO (1982, JOHN MILIUS)

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 CONAN IL BARBARO (1982, JOHN MILIUS) Film in lingua originale NEI FUMETTI HA 90 ANNI, AL CINEMA 50, ESSENDO RISPETTIVAMENTE DEL 1932 E DEL1982. Li porta benissimo comunque, nonostante il pessimo sequel del 1986, il fiacco remake e la brutta serie tv dei tempi recenti. Perchè? Semplice. Trovi la storia e le atmosfere giuste, e allora il punto è trovare un regista che sappia tirare fuori il meglio anche dalle tue limitate doti di attore. Fu così per Clint Eastwood che per Sergio Leone aveva solo due espressioni (col capp/pello e senza cappello), e fu così anche per lo sconosciuto culturista austriaco Arnold Swarzenegger da Graz, che fino ad allora non aveva certo brillato al cinema (esordì nei panni del dio greco Ercole che, in ERCOLE A NEW ORK del 1970 si aggirava facendo a botte con tutti per la Grande mela di quegli anni, in un CULT del brutto per eccellenza). Il possente Arnie ebbe il merito di farsi aiutare a ricostruire psicologicamente un personaggio solitario, cui neanche gli de

 L'UOMO IN NERO (THRILLER. FRA \ ITA 1963, GEORGES FRANJOU).

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 L'UOMO IN NERO (THRILLER. FRA \ ITA 1963, GEORGES FRANJOU). Il signor Favraux, banchiere di successo, riceve una lettera intimidatoria il giorno del party per festeggiare il ventennale dalla fondazione del suo istituto di credito: si tratta di un messaggio mandato da un certo Judex (in latino "giustiziere") che lo minaccia di restituire ai poveri quanto ha rubato entro la mezzanotte, pena la morte. Nonostante il banchiere abbia effettivamente delle colpe (venti anni prima ricattò delle persone importanti con dei documenti scottanti per poter avere i fondi per aprire la sua banca), egli ignora il messaggio ed anzi travolge con l'automobile l'unico testimone che potrebbe accusarlo, il signor Kerjean. La sera, durante la festa in maschera, il banchiere cade morto allo scoccare della mezzanotte. Dopo i funerali la sua giovane figlia, la graziosa vedova Jacqueline, ed il suo fidato consigliere, l'anziano signor Vallières, lasciano la grande villa di Favraux. Duran

AGGRAPPATO AD UN ALBERO, IN BILICO SU UN PRECIPIZIO A STRAPIOMBO SUL MARE

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 1973, Serge Korber. Con Louis De Funès. In italiano CLICCA QUI Il re dei comici francesi. E uno dei titoli più improbabili mai letti su un manifesto di un film della grande distribuzione. Qui impersona un industriale losco e traffichino,  re delle autostrade, che sta tornando a casa dalla Liguria e porta con sè in auto un giovane autostoppista e la ricca e disinibita moglie di un colonnello. In seguito a un incidente,  l'auto esce di strada e i tre si trovano per tutto il film nella condizione descritta dal titolo, da cui usciranno solo dopo una girandola di situazioni equivoche e colpi di scena. La faccia un po' così del simpatico mattacchione De Funès, così come accadeva per Totò,  salvava in corner pellicole di consistenza medio-bassa come questa, peraltro non la sua migliore.  

L'ULTIMA CAROVANA (1956. WESTERN). DELMER DAVES - USA

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(1956. WESTERN). DELMER DAVES - USA In italiano CLICCA QUI Comanche Todd (Whidmark) è un cinico dusilluso capitano di origini comanche cui hanno distrutto la famiglia. Uccide gli assassini dei suoi cari per vendetta, ma viene preso dal loro fratello, che lo sta portando in città ad impiccarlo e riscuotere un migliaio di dollari di taglia. Ma sulla loro strada, i due incontrano una carovana di religiosi che viene trucidata dagli Apaches. Rimangono in cinque vivi, e dovranno mettere da parte i rancori dovuti alle origini indiane di due di essi, tra cui il rinnegato e una ragazza. Riusciranno, a costo di grandi pericoli, a salvarsi, e nascerà l'amore, che prenderà il sopravvento sui pregiudizi.  Dato che ci troviamo a recensire un film diretto da colui che fu il regista de L'amante indiana (1950), uno dei punti di forza di questo film è il rapporto con le tematiche che dominano la società e le piazze, sie in Europa che in USA. Il film, quarto western di Daves, promuove definitiva