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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

UN UOMO, UN EROE / 1999, LANCE HOOL

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 Con Tom Berenger. USA. In italiano CLICCA QUI La storia vera del tenente John Riley (Berenger) e degli uomini ai suoi ordini, quasi tutti immigrati irlandesi negli USA, alla vigilia della guerra del 1848 con il Messico. Costoro,  stanchi dei continui soprusi subiti dall'esercito statunitense, passano il confine e si uniscono a una banda di rivoltosi messicani. Dentro la trama è inserita la storia d'amore tra il protagonista e una volitiva donna del posto. Qualche ovvietà nel racconto è forse dovuta a questo,  ma per il resto il film ha il merito di raccontare la vicenda senza abbandonarsi a un becero antiamericanismo. Anzi,  a ben  guardare il protagonista non è lontano dal classico eroe hollywoodiano, e il film, nonostante ciò,  riapre una pagina di storia poco nota, dando voce agli sconfitti  .

FESTIVAL (PUPI AVATI 1996)

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 CON MASSIMO BOLDI, GIANNI CAVINA, LORENZO FLAHERTY. In italiano CLICCA QUI Se non l'avessi visto non ci avrei creduto.  Massimo Boldi, il re delle farsacce vanziniane anni ottanta con il suo sodale Christian De Sica (che lavorò con Avati in Bordella nel 1976 e tornerà con lui in tempi recenti) che se la cava molto bene in un ruolo drammatico e in un campo decisamente non suo.  Interpreta il ruolo di Franco Melis, attore cinematografico di mezza età separato e con figlio, accompagnato con una rumena molto più giovane e piacente. Franco non è più sulla cresta dell'onda, e nonostante gli sforzi del suo agente (Gianni Cavina, habituè dei film di Pupi,  scomparso di recente a ottantun anni), viene snobbato dai giornalisti durante il festival di Venezia, che (a sorpresa) ha scelto il suo ultimo film e lo ha inserito in concorso.   Tuttavia, la sua interpretazione viene lodata, e l'interesse attorno a lui (e alla sua vita privata e professionale) rinasce. Ma, contrariamente alle

A SPASSO CON DAISY \ 1989, BRUCE BERESFORD

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 A SPASSO CON DAISY \ 1989, BRUCE BERESFORD Su Youtube da 2,99 euro   iL Ventennale rapporto tra una ricca e burbera signora ebrea (Jessica Tandy) e l'autista di colore (Morgan Freeman) assunto da suo figlio (Dan Ackroyd) per calmarne i bollenti spiriti e impedirle di guidare a sua volta, inserito all'interno di un'area geografica, economica e umana (la Georgia) che a sua volta vive quasi di soppiatto i grandi cambiamenti sociali degli anni cinquanta e sessanta del XX secolo negli USA. Un incontro che, dapprima disastroso a ragione della testardaggine della donna, alla fina cambierà entrambi. Film premiatissimo agli Oscar. C'è il rischio di un certo sentimentalismo retro e sdolcinato, e oltretutto usare in fotografia l'effettuazione seppia (abusato) aumenta questo rischio, ma la  professionalità del regista è la bravura degli interpreti (la Tandy corona una lunga e dignitosissima carriera,  Freeman è sempre sul pezzo e il Blues brother e ghostbuster Ackroyd mostra u

LAUREL E HARDY / I FANCIULLI DEL WEST (1937, JAMES W. HORNE)

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 Noto anche come ALLEGRI VAGABONDI. Su RAI PLAY.  Di passaggio in un villaggio del west,  i due devono consegnare a una ragazza l'atto di proprietà di una grossa miniera avuta in eredità. Ma il losco proprietario del saloon in cui lavora e la sua sciantosa moglie lo rubano e togliere il foglio dalle loro grinfie sarà dura. Numeri,  gags e esibizioni canore indimenticabili e Ollio che all'inizio sta disteso su una slitta trainata da un asino ripresa poi da Terence Hill nella serie TRINITÀ 

LAUREL E HARDY: FRA' DIAVOLO (1933)

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 Di Hal Roach VIDEO DIVISO IN QUATTRO PARTI, COM MOLTA PUBBLICITÀ: PRIMA PARTE SECONDA PARTE . TERZA PARTE QUARTA PARTE Con il loro scopritore alla regia, la coppia dà il suo meglio. Il soggetto viene da un'opera comica di Daniel Aubel (1830) ambientata nell'Italia settecentesca . Una coppia di squattrinati e imbranati delinquenti di mezza tacca viene forzosamente arruolato nella banda di un celebre e  affascinante fuorilegge canterino,  FRA DIAVOLO.  Costui scivola nel cuore di una bella dama infelicemente sposata a un vecchio burbero con il solo scopo di impossessarsi del suo ricco tesoro ma non fa i conti con l'imbranataggine dei due improvvisati complici. Tra scene  di  massa di grande effetto per il tempo,  musica e gag che hanno fatto epoca  (i giochi con le mani e l'ubriachezza di Laurel), un classico immortale...

STAN LAUREL E OLIVER HARDY / MURAGLIE (1933)

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  Versione colorizzata in italiano Di James Parrott I due amici finiscono in galera per aver venduto clandestinamente della birra in tempo di proibizionismo. Tentano di fuggire e ci riescono nascondendosi tra gli uomini di colore in una piantagione ma purtroppo reincontrano per caso il direttore del carcere e, a causa di un TIC di Stan,  tornano dentro. Dopo molti incidenti, la loro sventatezza gli consente di mandare a monte un piano di evasione architettato dai galeotti.    Uno dei primi lungometraggi sonori del duo (doppiatori Manlio Zambuto e Alberto Sordi,  che ne hanno storpiato il linguaggio in modo inimitabile e permanente per il pubblico italiano). Vengono  citati, con qualche luogo comune, senza alcun intento di denuncia e con il sorriso sulle labbra,  due grossi problemi che attraversavano la società statunitense durante gli anni '30 del ventesimo secolo: il proibizionismo (con vendita illegale di alcool) e il razzismo. Per tale motivo,  il film ebbe qualche problema neg

SIAMO UOMINI O CAPORALI (1955. CAMILLO MASTROCINQUE)

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 1955. Commedia.  Film in italiano Il mondo è diviso in uomini e caporali.  I primi sgobbano e lavorano, subiscono e patiscono tutte le peggiori umiliazioni dai secondi. Questo è l'assunto del film,  con Totò che nella sua vita incontra vari "caporali " tutti impersonato da un grande attore come Paolo Stoppa.  Mastrocinque lega abbastanza bene i vari episodi del film , affidandosi molto all'irrrsistibile verve comica del vulcanico protagonista (che qui aggiunge al personaggio una nota di malinconia) e della spalla, altrettanto istrionica.  

QUELLA SPORCA SACCA NERA

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 QUELLA SPORCA SACCA NERA  (2015, SARDEGNA. REGIA DI MAURO ARAGONI).  Al tempo, Robert Rodriguez realizzò EL MARIACHI (1993) spendendo solo settemila dollari e sbancando i botteghini di tutto il mondo. Dal canto suo, il giovane sardo Mauro Aragoni non ha certamente ottenuto il medesimo consenso popolare, ma per la serie western QUELLA SPORCA SACCA NERA (vi presento il terzo dei quattro pisodi, RED BILL), ma ha comunque ottenuto molti consensi nei più importanti festival WEB (Roma, Los Angeles, Buenos Aires).C'era, negli anni sessanta e settanta, un vero villaggio western, SAN SALVADOR, vicino ad Oristano, purtroppo distrutto dal fuoci nel 1991. E nell'isola, accanto a decine di film modesti, venne girato pure qualche ottimo lavoro, come JOHNNY ORO (1969, Sergio Corbucci).  Ma questo film, il migliore della serie diretta da questo giovane, fa storia a sè.  Aragoni, che dirige il film, lo scrive e lo produce, oltre a curarne vari aspetti (montaggio, sonoro, fotografia ecc.) insie

LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI (1968, GEORGE A. ROMERO. USA, HORROR).

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 LA NOTTE DEI MORTI VIVENTI (1968, GEORGE A. ROMERO. USA, HORROR). VERSIONE A COLORI (DISTRIBUITA CONTEMPORANEAMENTE A QUELLA IN B\N MEGLIO CONOSCIUTA E UGUALE AD ESSA) IN ITALIANO SU  https://youtu.be/60y609Yg6KA Film mitico, che ha di fatto fondato il genere degli ZOMBI MOVIES anche se il primo film sul tema, L'ISOLA DEGLI ZOMBIES, è del 1932. Una ragazza e suo fratello vengono assaliti da uno zombie mentre sostavano in cimitero presso la tomba del padre. Lui muore, lei si salva tappandosi in una casa borghese abbandonata, in cui si troverà a combattere migliaia di mostri, morti viventi che mangiano carne umana , forti e tendenti ad attaccare in branco. Il più ardito sarà un giovane afroamericano, che ovviamente si salverà ma verrà ucciso dai bianchi per errore e che morirà colpito da fuoco amico. Molti sequel e cloni, anche italiani, e un precedente nostrano cui forse il regista ha guardato, L'ULTIMO UOMO SULLA TERRA (1964, Ubaldo Ragona). Nonostante questi precedenti, gli

STAN LAUREL E OLIVER HARDY: LA SCALA MUSICALE

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  1931. Di James W. Parrott. In italiano / CLICCA QUI I due amici lavorano come operai per una ditta di trasporti.  Devono portare un pesante pianoforte  in una lussuosa villa, ma c'è un "piccolo " problema: una scala lunghissima e molto ripida su cui devono far passare lo strumento. Tra spinte e capitomboli spettacolari, riusciranno a....mandare in frantumi la villa e procurarsi l'indicizzazione dell'iracondo proprietario in marsina e bombetta. Uno dei primi lungometraggi sonori di Laurel e Hardy.  Con una serie di situazioni che diventeranno un must per i comici dei decenni successivi,  film come questo hanno contribuito ad arricchire e affinare il loro inconfondibile linguaggio comico. 

 LA PASSION DE JEANNE D'ARC (CAR TH. DREYER, 1928). 

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 LA PASSION DE JEANND D'ARC (CAR TH. DREYER, 1928).  Film completo Il film riproduce il momento culminante del doloroso e appassionante cammino umano dellla giovane Pulzella di Orleans, arsa viva a Rouen in quanto giudicata mentitrice a riguardo delle visioni avute fin dall'iinfanzia, in cui veniva esortata a liberare la Francia cacciando lo straniero. Il film offre diverse chiavi di lettura, proponendo allo spettatore un tragico parallelismo tra vecchie e nuove oppressioni  (si guardino le luci in violento contrasto chiaroscurale del grande direttore dellla fotografia Rudolf Matè, poi regista in USA, O LE DIVISE DEI soldati, simili a quelle fasciste), ma soprattutto la radicale contrapposizione tra la semplice e umanissima sequela a Cristo di Giovanna (cui dona il volto la straordinaria e sfortunata Renèe Falconetti) e la cocciutaggine di chi, condannandola, ha avuto uno sguardo che tagliava la realtà, non vedendo - ad es., nelle scene in cui essa brama l'Eucaristia a lei

UN SACCHETTO DI BIGLIE. CHRISTIAN DUGUAY. FRANCIA, 2017

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 UN SACCHETTO DI BIGLIE. CHRISTIAN DUGUAY. FRANCIA, 2017 Su youtube e GOOGLE PLAY  TV da 2,99 euro  La storia parla di due bambini ebrei di Parigi che, a seguito della presenza tedesca in città, sono costretti a separarsi dalla famiglia e scappare, rischiando più volte di essere presi e venendo salvati da un sacerdote, sostando in varie zone della Francia e salvandosi più volte da nazisti e collaborazionisti. Si riuniranno, ma il loro amato padre non ci sarà... Un viaggio quasi iniziatico, uno strappo violento e privo di fronzoli retorici o pseudoletterari (paradossalmente, in quanto l’opera è tratta da un libro scritto nel 1973 da Joseph Joffo, a sua volta ispirato da alcuni episodi della sua vita durante quegli anni bui), una terribile e traumatica spoliazione dell’infanzia, con un regista che, proprio in considerazione della delicatezza della materia, non si abbandona all’ovvio, cesella di fino la psicologia dei due giovani protagonisti.

LA RIVOLTA DEGLI APACHES (1951, HUGO FREGONESE) WESTERN

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 LA RIVOLTA DEGLI APACHES (1951, HUGO FREGONESE) WESTERN Hugo Fregonese SAPEva cavarr un fim anche dalle pietre, abituato com'era a budget microscopici, di qquelle cifre ch DeMille usava come spicccioli. E i film erano spesso molto validi, basati sulla stringatezza d essenzialità di cchi sa di non poter scialare. Sam e john si contendono l'amore di Sarah, ma il primo è un baro (seppur di buon cuore),l'altro è il sindaco, e caccia Sam per futili motivi. Sa che Sara lo ama. EGli, però, torna di corsa e avverte che gli indiani sono im procinto di assediarli. Entrambi, con tutto un campionario di umanità assortita (inclusi alcuni indiani), scampano all'assedio (ma John muore) e tutti i paesani si mettono alle spalle un passato di pregiudixi stupidi, cominciano, agendo da comunità nei fatti multietnica. Fregonese gira in economia anche nel descrivere i sentimenti, e si cura più dei personaggi che dei paesaggi. Trova la quadra nel descrivere tratti a volte un po' stereo

I FRATELLI SISTERS - WESTERN 2018 JACQUES AUDIARD, FRA

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 I FRATELLI SISTERS (Jacques Audiard. FRA, Western,  2018). CON John C. Reilly,  Jack Gyllenhaal, Joachim Phoenix. Il film ha fatto letteralmente incetta di riconoscimenti, tra cui il Leone d'argento e il Cèsar ad Audiard. Siamo nel 1851, nell' Oregon. I due fratelli del titolo si voglioni bene, ma svolgono una professione poco piacevole, mettendo le loro pistole al servizio del Commodoro, ricco e spietato uomo d'affari che non si vede mai se non alla fine, sulla bara /cameo di Rutger Hauer). Sono molto diversi tra loro. Charles è un impulsivo che l'alcool (vizio ereditato dal padre) rende violento. ama le donne. L'ALTRO, Eli, è più riflessivo, e vorrebbe smettere dopo questo lavoro per condurre una vita più tranquilla.  Devono trovare e uccidere Hermann Worm, un chimico accusato a torto di furto dal Commodoro ma in realtà ricercato in quanto possiede una formula per individuare l'oro dal letto dei fiumi, che interessa al Commodoro,che, per sicurezza, ha inviato

IL CACCIATORE DI INDIANI (1955. USA, Western)

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Regia : ANDRÉ DE TOTH.  CON: Kirk Douglas, Walter Matthau, Lon Chaney, Elsa Martinelli, Diana Douglas.  Soggetto: Frank Davis e Beb Hecht, da una novella di Robert Richards.  Musica: Franz Waxman. In italiano / CLICCA QUI Andrè de Toth, con questo lavoro, prosegue nella lenta e progressiva presa di coscienza delle ragioni degli Indiani (o nativi, diremmo oggi) da lui intrapresa con La maschera di cera (1953) ma in realtà iniziata da Delmer Daves. Questo, infatti, assieme all'opera prima citata e ad altre, è uno dei primi film in cui si tiene conto anche del punto di vista degli indiani, umanizzandone le figure. Per inciso, lo fa con un cast eterogeneo di attori che, a parte KIrk Douglas (qui anche tra i produttori), non avrebbero legato il loro nome alla Frontiera: la giovane italiana Elsa Martinelli (che si fece conoscere negli USA con questo film), Walter Matthau e lo specialista di horror Lon Chaney. Douglas è un vecchio cacciatore di indiani che ha deciso di andare d'accor

IL SEGNO DELLA LEGGE

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 IL SEGNO DELLA LEGGE (1957, ANTHONY MANN). Morgan, ex sceriffo e ora cacciatore di taglie, capita in una città dove non è benvisto a causa del suo mestiere. Venuto contatto con l'odio della comunità,si insedia presso la vedova di un indiano, odiata come lui. Col tempo, egli vede nella donna la sua giovane e amata moglie, ee nel figlio di lei il suo, anche lui ucciso. E anche nello sceriffo vede mlui da giovane idealista, aiutandolo a migliorarsi e sbarazzandosi con lui di una banda di fuorilegge e di altri cattivi. Ma lo sceriffo aiuterà anche lui e la nuova moglie. Con il figlio di lei. Gli eroi del western anni cinquanta sono come Morgan. Diisillusi, con nel passato un vulnus, qualcosa che li ha resi cinici, In genere, un fatto drammatico, che li condanna ad un'esistenza errabonda, tesa unicamente a salvare la pelle fino a quando non arriva il momento fatidico in cui qualcuno dei tanti che ti cercano riesce a ucciderti. Qui l'eroe henry Fonda) rivede sè stesso nel giova

L'UOMO CHE VERRÀ (2009. DRAMM. ITA).

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Su AMAZON PRIME VIDEO,  GOOGLE PLAY FILM e youtube a noleggio o in vendita da 2,99 euro  Regista: GIORGIO DIRITTI. Interpreti: ALBA ROTEWAILER, MAYA SANSA e la piccola GRETA ZUCCHERI MONTANARI . Genere: DRAMMATICO,  GUERRA.  Origine: ITALIA.   la piccola Martina è muta, ma guarda i drammatici accadimenti che portarono alla sanguinosa strage di Marzabotto con gli occhi innocenti di una bimba di nove anni, che vede i soldati tedeschi mettere a ferro e fuoco tutto il paese e quelli vicini e tutti i suoi cari e gli amici morire ad unoad uno. Tuttavia, riesce a salvare sè stessa e pure il bimbo che sua sorella ha avuto da un soldato tedesco che l'ha violentata...e proprio al piccolo che si salverà con lei,  e che merita di vivere in quanto non ha colpe per essere stato il frutto di una violenza, si riferisce il titolo. Una finestra aperta verso la speranza, anche se sullo sfondo c'è il mondo della piccola che le sta crollando addosso.. Tra i tanti meriti del film diretto dal sessant

TRANSFORMERS

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 TRANSFORMERS (2007, MICHEAL BAY). Il regista ha ripreso dal suo passato nel mondo dei videoclip il gran ritmo, ma poi c'è poco di più. C'è un frullato di emozioni congelate e surgelate che Bay immette (senza guizzi) in un frullatore in cui c'è un dichiarato omaggio ai cartoni giapponesi come Goldrake, n cui ci si mette anche qualche generosa porzione di film dimenticatissimi come WARGAMES (1984), oppure qualcosa della mordace ironia dei Gremlins, oltre che mezzo cinema anni '80 (Rambo e Terminator, o anche film meno banali tipo Robocop. Ma il passato risulta sciapo, nonostante il successo e i tre sequel.

CAROSELLO NAPOLETANO (Ettore Giannini 1954)

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RIVISTA - MUSICAL .   CON (TRA GLI ALTRI) SOPHA LOREN, TINA PICA, PAOLO STOPPA.    In italiano CLICCA QUI Paolo stoppa che, con la numerosa prole, gira con il carretto per i vicoli più popolosi di Napoli, è solo il pretesto per un musical che, con buone ragioni, va considerata una delle risposte italiane ai film americani dello stesso genere (di cui pure qui si risente). Grandi scene di massa, ripresa aggiornata della tradizione delle maschere partenopee, e riproposizione (anche grazie al lavoro di Giuseppe Marotta, quello dell'ORO DI NAPOLI, come co-sceneggiatore) dell'anima napoletana verace. In questo senso, qualche luogo comune è decisamente perdonato e anzi, direi, richiesto.

SEMINOLE

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 SEMINOLE \ WESTERN, USA 1953 . BUD BOETTICHER   DUE AMICI SI RITROVERANNO CONTRO. UNO (HUDSON), FRESCO DI NOMINA A TENEENTE, TRNA IN FLORIDA IN TEMPO PER TROVARSI COINVOLTOIN UNA Guerra CONTRO I SEMINOLE, DOVUTA A FUTILI MOTIVI INVENTATI DA UN PERFIDO GENERALE PER CACCIARE LA TRIBU’, CHE HA COME CAPO UN MEZZOSANGUE (QUINN). COALIZZATISI, RIUSCIRANNO A EVITARE IL PEGGIO.  Uno dei primi western in cui si prende in esame anche il punto di vista dei nativi, pera senza troppi fronzoli registici ma con un vigore e una nettezza amirevoli, diretta da un regista che viene dal B-movie, con dialoghi ridotti ai minimi termini proprio per promuovere uno stile secco e diretto, che piaceva molto alla Nouvelle Vague e che, dal punto di vista delle tematiche, anticipa la svolta degli anni ‘60.

CASS - 2008, JOHN S. BAIRD

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CON: Nonso Alonzo, Gavin Brocker, Leo Gregory Ispirato a una storia vera, è la biografia di Carol “Cass” Pennant, nero adottato da bianchi che, nonostante il colore della pelle, scala tutte le gerarchie del gruppo di Hooligans del West Ham più violento degli anni settanta-ottanta, fino a farsi due anni di carcere. Decide di cambiare vita, mette su famiglia, ma viene quasi ucciso da un gruppo di tifosi del Millwall,squadra rivale. Il dilemma è vendicarsi da solo (e perdere la famiglia) oppure... Non manca qualche accento eccessivamente retorico, ma il personaggio è ben delineato, anche grazie all’attore protagnista. Viene evitata ogni firma di sottile esaltazione del fenomeno, presente in altre pellicole sul tema, e l’intento è di presentare l’ingresso del protagonista nel pianeta-hooligans come il varcare la porta di un mondo di violenza e di mitizzazione della stessa che ha, in fondo, aspetti di inguaribile infantilismo.

TONY MANERO - PABLO LARRAIN .

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 CILE 2008 ci sono un paio di scene volgari per cui non lo metto. Lui è un cileno che vive di espedienti ma ha la passione per quel film e vuole partecipare a un programma TV con sosia di Tony MANERO. Ma è testimone involontario di un omicidio commesso da poliziotti (siamo ai tempi di Pinochet) e deve pensare a salvarsi. Ripeto che non è gran film...festival della banalità e delle occasioni sprecate. Nonostante la pioggia di premi e certa critica snob che esulta vedendo un fallo in erezione in primo piano 

IL SAPORE DELLA CILIEGIA (1996. ABBAS KIAROSTAMI. IRAN)

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 “Questo film vuole essere una riflessione sul fatto che tutti abbiamo il potere di scegliere di vivere e che solo dopo aver compiuto questa scelta viviamo meglio” (ABBAS KIAROSTAMI). Su AMAZON PRIME VIDEO  Fermo restando che il bene della libertà è sacro, in questa frase, tipica di Kiarostami (gran regista ma uomo fondamentalmente cinico) c’è una contraddizione. Si parla di libertà di vivere, ed è ben difficile pensare che il suicidio, qui esaltato, sia confondibile con la libertà di vivere, dato che dopo il gesto non si vive più.“

LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO

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 LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO (ANIMAZ. 1959 . DISNEY, USA. REGISTI VARI COORDINATI DA CLYDE GERONIMI).  L'ottavo lavoro per Disney del pluripremiato italoamericano Clyde Geronimi è un classico che, seppur traducendo con spirito del tutto hollywoodiano le varie versioni europee (qui c'è più Perrault che i Grimm), risente anche, nel tratto allungato, dell'arte gotica originale, reinterpretata con uno spirito che guarda anche alla rielaborazione ottocentesca e novecentesca di quello stile. Melodie immortali e lacrimuccia d'uopo.

CLOSE / NETFLIX

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 CLOSE (2019. VICKY JEWSON. USA / GB . GUERRA).  Una giovane e viziata ereditiera si trova a Casablanca, superscortata in un'enorme casa-fortezza. Ma ignoti cercano di rapirla. Per difendersi uccide un poliziotto corrotto, e ciòfa precipitare le azioni dellafabbricadi armi che ha ereditato. Le rimane solo una poliziotta. Le due, oltre a difendersi, scopriranno che c'è sotto molto altro....poliziotti, concorrenti e finanza marci fino al collo. E colpo di scena finale per un classico action movie NETFLIX al femminile, con i pregi e i difetti di questo tipo di film: azione e adrenalina ma psicologia approssimative.

APPALOOSA

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IN ITALIANO APPALOOSA (WESTERN, 2008).  REGIA: Ed Harris. CON: Ed Harris, Viggo Mortensen, Jeremy Irons, Renèe Zelwegg. Virgil Cole (Harris) e il suo socio Everett Hitch (Mortensen) sono amici e soci da anni. Vengono eletti sceriffo e vice del paese di Appaloosa, dove il boss locale Bragg (Irons), accusato di avere ucciso uno sceriffo, fa il bello e il cattivo tempo. Virgil si innamora di una ragazza, Ellie (Zellwegg), di buone maniere, capitata da poco in città. Bragg, animato da propositi di vendetta, rapisce Ellie. Virgil corre per liberarla, ma scopre che lei, nonostante a suo modo lo ami, ha bisogno di stare col capobranco di turno, e si mette proprio con Bragg, che nel frattempo ha avuto la grazia e acquistato un bordello di lusso. M a Everett, per fare un favore all'amico innamorato nonostante i tradimenti, uccide Bragg in duello.. Sergio Leone diceva (prima di conoscere le doti artistiche di Claudia Cardinale) che le donne nel western non ci stavano, in quanto fermavano i