SQUADRA OMICIDI SPARATE A VISTA (1968, USA, POLIZIESCO. DONALD SIEGEL)
REGIA: Donald Siegel. CON : Richard Widmark (Detective "Dan" Madigan), Inger Stevens (Julia Madigan), Henry Fonda (commissario Russell), Harry Guardino (Detective Rocco Bonaro), James Whitmore (Capitano Kane), Barney Benesh (Steve Inhat).
Il detective Daniel Madigan, Dan" per i (pochi) amici (Richard Widmark) è un tipo decisamente fuori dagli schemi, tanto che, nonostante la buona reputazione, i suoi metodi non mancano di suscitare molta perplessità ai piani alti, specialmente nell'integerrimo commissario Russell, capo della Polizia (Henry Fonda) . Con il suo compagno di pattuglia, Rocco Bonaro (Harry Guardino) batte le strade della Grande mela, spesso avventurandosi fuori dalla loro zona di competenza. Ma stavolta i due l'hanno combinata davvero grossa. Per fare un favore a "quelli di Brooklyn" , escono dai loro confini e vanno a pizzicare un sospettato, Barney Benesh (Steve Inhat). Ma costui riesce a farla franca, scappando e, per giunta, rubando a Dan la pistola d'ordinanza. Russell, che pure ha una segreta ammirazione per lui, impone a Dan di risolvere il caso in 72 ore, tantopiù che incombe l' annuale Festa della Polizia. Dan, uomo fintamente duro, non riesce a mantenere la promessa di andarci fatta a sua moglie Julia. I due sono da tempo in crisi coniugale, ma non riescono a recidere il legame e a tradirsi vicendevolmente. Finale amaro.
Donald Siegel (in altre occasioni si firma come Don Siegel) sceglie, dopo aver rivoluzionato la Fantascienza con il bellissimo L'invasione degli ultracorpi (1956), di avviare quella trasformazione del Noir, o meglio, la sua fusione con il poliziesco, genere da lui spesso trattato anche nei B-Movies fin dagli anni quaranta e ripreso con vigore dai sessanta in poi, prima con L'uomo dalla cravatta di cuoio (1968) e soprattutto in Ispettore Callaghan, il caso Skorpio è tuo (1971), primo, stupendo, capitolo della leggendaria serie di Dirty Harry. Conducendoci diritti al poliziesco americano anni settanta, sceglie, come sempre, di andare dritto dritto al nocciolo dell'azione, ma non per questo, memore della sua formazione, rinuncia a dare una caratterizzazione originale ai suoi personaggi. Di Widmark sceglie di affondare il coltello nelle rughe e tra i solchi di un viso estremamente caratterizzato e iconico peril genere Gangster, il Western (sempre presente come modello) e il Noir, imparando dai registi con cui l'attore aveva in precedenza lavorato (Jules Dassin de I trafficanti della notte, 1950, Elia Kazan di Bandiera gialla e Joseph L. Mankiewicz di Uomo bianco, tu vivrai, anch'essi dello stesso anno, ma soprattutto Mano pericolosa , 1953, di Samuel Fuller e Il bacio della morte, 1947, di Henry Hataway) a sfruttarne le profonde rughe che paiono precocemente segnate dal tempo), mentre con Fonda va più di cesello, riproponendone l'immagine rassicurante ma incrinandola leggermente, come ad iniziare l'opera che poi verrà portata avanti, nello stesso anno, da Sergio Leone in C'era una volta il West. Dal Noir classico, Siegel e il suo grande sceneggiatore Abraham Polonsky, appena tornato a lavorare dopo che nel 1951 la commissione per le attività antiamericane ispirata a Joseph Mc Carty gli aveva proibito di scrivere e dirigere film per via delle sue dichiarate simpatie comuniste, scelgono e amplificano il tema della città sporca e maleodorante, sentina di vizi e di corruzione, che pare cadere sempre più in basso , sbriciolarsi dall'interno nell'abbruttimento, odorosa di alcool e pregna di miasmi nonostante i suoi alti grattaceli, le luci ancora sfavillanti e il Jazz della colonna sonora firmata da Don Costa. Proprio come chi dovrebbe difenderne gli abitanti.
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