LA CADUTA - GLI ULTIMI GIORNI DI HITLER

 (GER, 2004. STORICO \ DRAMMATICO). 

REGIA: Oliver Hirshbiegel,

CON: Bruno Ganz.

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Film come LA ROSA BIANCA - SOPHIE SCHOLL (2005, Marc Ruthemund) e quello di cui sto scrivendo dimostrano come, nel cinema tedesco, vi sia stato un serio tentativo di riflettere sugli orrori del terzo Reich. Tale riflessione, con annessa sacrosanta condanna, si è allargata alla commedia, col divertentissimo LUI Ê TORNATO (2015, David Wisendorf).  

In LA CADUTA, la protagonista è un'ex segretaria di Hitler, sua ammiratrice pentita. Attraverso la sua testimonianza resa in tarda età, il regista, coadiuvato da un Bruno Ganz eccezionale che rende alla perfezione il personaggio, fa del tetro bunker berlinese dove Hitler si rifugiò negli ultimi giorni dell'Aprile 1945, il luogo perfetto per la rappresentazione di una personalità malata che, diversamente dai giorni della sua gloria, ha perso anche quelle doti di freddo (e a suo modo razionale) calcolatore, di abile dissimulatore assetato di potere, inteso soprattutto di dominio sugli esseri umani. 


Qui vive in un mondo che non c'è più, immagina di reparti e divisioni ormai inesistenti, ha frequenti sbalzi di umore alternati a sguardi vuoti e assenti.


 




E il regista, in un crescendo drammatico sempre più potente con l'andare del film, è impietoso anche verso i suoi collaboratori, i quali da lui hanno imparato quella sadica, tragica e cruenta irrazionalità con cui arrivano ad avvelenare nel sonno i propri figli per non farli vivere in un mondo senza la presenza del loro vate. Di un criminale di cui solo un altro pazzo scatenato come il suo ex delfino Rudolf Hess (l'unico, nella sua cerchia ristretta, a non subire una condanna a morte. Gli fu comminato l'ergastolo perchè tentò di andare in Inghilterra con un aereo militare per provare a negoziare la pace e salvare il suo Furher, che per ricompensa lo sollevò dal suo alto incarico) poteva pronunciare, decenni dopo, le seguenti parole: "Ho avuto la fortuna di servire il mio paese sotto il più grande figlio che esso ha partorito nel corso della sua storia millenaria. Non mi pento di nulla".

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